Cesare Prandelli, l'ultimo dei Paperoni

Cesare Prandelli è l’uomo più chiacchierato del giorno.Più di PittiBimbo che imbarca gli immigrati nel tripudio dei leccapiedi; più dell’ex Cav. che gela le primarie dall’ospizio di Cesano Boscone.Più di Fini (aiuto!) che vuol tornare a far danni in Politica schierando quattro amici al bar per rifondare la destra. Più di Angelino che a secco di voti, nel tentativo di evitare l’isolamento, si è impalcato al grido “O noi o la Lega”.
No,Cesarino da Orzinuovi, mediaticamente – di questi tempi – li batte tutti. Per una serie di ragioni che cerchiamo di ricordare:
1) Giovedi prossimo,12 giugno,inizieranno i Mondiali di calcio con Brasile-Croazia (San Paolo,ore 22). L’Italia scenderà in campo sabato 14 a Manaus contro l’Inghilterra (mezzanotte da noi). E’ il nostro atteso debutto. E siccome Cesarino è il c.t. azzurro, facile immaginarlo al centro delle attenzioni. Dopo aver perso Montolivo (per infortunio) e “tagliato” dalla rosa Pepito Rossi (il ragazzo l’ha presa con fair play, Jenna la sua morosa no), Prandelli dovrà subire assalti di ogni tipo. Già lo staff di Pepito si è fatto sentire.Hanno tuonato: “Prandelli ha sbagliato,Rossi era primo in tutti i test”. Capirai. Non oso immaginare che succederà al primo match senza reti (fatte).
2) Prima di volare ai Mondiali,il buon Cesarino si è fatto allungare il contratto. Monti docet. Da oggi e per i prossimi due anni il c.t. guadagnerà 150mila euro al mese, centesimo più,centesimo meno. Cioè 5mila euro al giorno. Paga la Federazione, cioè noi. Si dirà: ma il Governo non aveva messo un tetto agli stipendi di tutti i manager pubblici? Sì,l’ha messo. Ma per il calcio si è fatta una eccezione. Il football è, o non è, l’oppio dei popoli? Non oso immaginare al primo (non auspicabile) flop dei Beneamati, cosa tireranno fuori i gufi di giornata. Prevedo, al massimo, la bile vischiosa delle jene di turno. Diranno: “Ma il ct di una Nazionale di un Paese in grave crisi economica può percepire simili stipendi con questi risultati?”. E giù talk show, titoli al neon, la solita interrogazione parlamentare, le urla di Grillomao, i maldipancia degli intellettuali alla Baricco, la Lilly scatenata su La 7, e via cantando.
3) Siccome, fin dai tempi di Spagna 1982, le polemiche alla vigilia di un Mundial non sono mai mancate, Cesarino – insospettito dal silenzio che ha accompagnato gli ultimi raduni azzurri – ci ha messo del suo.Così, tanto per non essere da meno di Bearzot o di Lippi. Ricordate? Bearzot, dopo il deludente girone eliminatorio, chiese agli azzurri di tacere con i giornalisti perché non aveva gradito talune critiche ai superpremi dei giocatori. Lippi fu investito dallo scandalo di Calciopoli (2006) che aveva spazzato via i vertici della Figc e fece come il Maestro. Morale: hanno vinto entrambi. Campioni del mondo. Cesarino ci ha provato con il suo maxi stipendio. Nessun scandalo. Allora si è messo a vendere lampadine in uno spot che dimostra una cosa: è tutto fuorchè un attore. Niente da fare. Silenzio. Qualcuno ci ha provato ad aizzare l’ambiente tirando fuori financo il “codice etico” del ct a proposito della gomitata di Chiellini “graziata” a spallucce. Giusto.E aggiungo: ma siamo matti a lasciare a casa un difensore che in azzurro ha già collezionato 67 partite e dunque è la garanzia che serve? Per non farci mancare nulla – come ha scritto Aldo grasso – “ecco tirata in ballo anche la fascinosa fidanzata Novella Benini,ex di Chicco Testa”. Alias Testa di Chicco (la definizione è di Vittorio Sgarbi). A Novella taluni rimproverano di pavoneggiarsi troppo accanto a Cesare.
Concludendo:siccome le polemiche fanno vincere, speriamo che Prandelli ne sia presto travolto.
Enrico Pirondini