Cronaca

Incidente mortale sul lavoro Sciopero di 24 ore Il pm finisce in ospedale

Sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo Arvedi (anche quello ligure di Sestri) a seguito dell’infortunio mortale occorso all’alba di mercoledì 4 giugno al caporeparto Marco Rezzani, morto per dissanguamento a seguito di amputazione del braccio. Durerà tutta la giornata di giovedì 5 giugno, per 24 ore, per ribadire la necessità di tenere alta la guardia sul tema sicurezza sui luoghi di lavoro. “Nel 2014 non si può morire per lavoro“, commenta Oscar Cattaneo, segretario Fim Cisl. “Questo non è uno sciopero contro l’azienda, ma per sensibilizzare sul tema”.

Fim Cisl,  Fiom Cgil, Uilm Uil, congiuntamente a Cgil, Cisl, Uil  territoriali “esprimono forte dolore per l’incidente mortale che ha coinvolto Marco Rezzani, dipendente dell’Acciaieria Arvedi, area nord reparto verniciatura, ed esprimono condoglianze e vicinanza alla famiglia. La vita e la salute di tutti i lavoratori, la loro tutela e salvaguardia rappresentano un bene da perseverare superiore a qualsiasi logica di mercato. Di fronte a tali e devastanti accadimenti vi è prima un sentimento di solidarietà e di commozione, che, successivamente, deve lasciare lo spazio a corrette ricerche sulle dinamiche dell’incidente. Si invita, pertanto tutti, a non trovare affrettate e rischiose conclusioni, rimandando agli organi competenti il compito ed il dovere di fare luce sull’accaduto”. La fermata di tutti i lavoratori servirà per “sensibilizzare gli attori coinvolti a trovare soluzioni che, oltre a risultare applicative alle norme vigenti in tema di sicurezza, definiscano percorsi formativi ed operativi di tutti attraverso la definizione di un protocollo di azione e di intervento condiviso”.

Durante il sopralluogo sul posto teatro dell’incidente, nelle prime ore di mercoledì,  il pm incaricato dell’indagine Fabio Saponara, come accennato nel precedente articolo, è a sua volta rimasto seriamente ferito, sbattendo contro una lastra che gli ha procurato ferite alla testa. E’ stato necessario il trasporto in ospedale dove i medici hanno applicato numerosi punti di sutura.

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