Politica

Campagna elettorale al termine Forza Italia tira fuori le unghie

Forza Italia va all’attacco, nella penultima giornata di campagna elettorale, e lo fa nella sede del Comitato Perri, ma senza il sindaco. Lasciato da parte  il fair play, tante volte elogiato da Perri nei confronti dei suoi avversari, i coordinatori politici del partito affilano le unghie nei confronti del principale avversario: non tanto Galimberti, quanto la coalizione del centrosinistra nel suo complesso. In una conferenza stampa quasi improvvisata, nel pomeriggio di giovedì, Mino Jotta attacca la lettera con cui “l’ex sindaco di centrosinistra di Cremona afferma che dopotutto  i lavori in piazza Marconi non hanno procurato un così grande disagio alla città negli anni del ‘buco’. Ma cosa ne pensano i titolari di quelle attività che hanno dovuto chiudere, o i residenti che per anni non riuscivano ad accedere ai loro garage? Oltre al problema ambientale posto da una voragine che si è protratta per anni. Non riconoscere tutto questo è frutto di disonestà intellettuale”. Poi se la prende coi volantini diffusi al quartiere Maristella, dove il centrosinistra riproduce l’immagine della rotatoria su via Persico, facendola propria come impegno elettorale senza dire che quello è esattamente il progetto  della Giunta Perri. Jotta arriva a biasimare persino la scelta di portare Sergio Cofferati in visita al Museo del Violino e di svolgere lì l’incontro pubblico con Galimberti, “quasi il Museo fosse una realizzazione del centrosinistra. Ricordiamo che senza Arvedi e Perri, quello sarebbe diventato un museo del calcio che a Cremona non avrebbe attirato nessuno. Ed ora invece Cremona è piena di turisti stranierti. Almeno dare onore al merito di chi ha realizzato quel progetto, sarebbe stata operazione di correttezza istituzionale”.

I toni si stanno surriscaldando in questo finale di partita, e lo fa anche un politico estremamente diplomatico come Francesco Zanibelli, che però sui Lavori Pubblici non transige: “Le asfaltature le facciamo adesso non perchè siamo in campagna elettorale, ma perchè da sempre chi produce bitume avvia i lavori a primavera e li conclude ad agosto. Galimberti dice di voler fare nuova la città. Ma in compagnia di chi, della stessa gente che l’aveva distrutta? Sinceramente io la vedo già cambiata la città, e in meglio in questi anni. Basta fare un giro, vedere le opere  pubbliche che abbiamo fatto, le pavimentazioni di pregio, la rotatoria di via Mantova, i passaggi a livello, il verde. Io non dubito che Galimberti sia una persona genuina, con voglia di fare, ma guardiamo chi sta con lui”. E qui c’è l’affondo forse inevitabile: il comizio di Nichi Vendola di due settimane fa in piazza Roma, quello in cui secondo Jotta sono state “pronunciate frasi ingiuriose nei confronti della chiesa e di una cultura cattolica che ci accomuna tutti. Quantomeno Galimberti, da cattolico, si sarebbe dovuto dissociare”. “Il loro obiettivo  è vincere, non governare”, è ancora l’affondo di Zanibellli, “se va bene faranno come a Crema. Perri ha lavorato con la stessa macchina amministrativa degli anni precedenti, ma con la differenza che aveva le casse vuote”.

E sì che le contraddizioni ci sono pure nel centrodestra, ad esempio con una Lega Nord, necessario partner al ballottaggio (a meno di vittoria al primo turno) che sulla questione dei clandestini propone scelte ben più drastiche di quelle del dialogo e della concertazione praticate dal governo Perri. Come afferma in ogni occasione il candidato della Lega Nord Alessandro Zagni, la prima cosa che farà se eletto sarà andare in Prefettura a dire che Cremona non è più disposta ad accogliere nessuno. “Questa è propaganda – risponde Zanibelli -. Ci sono molti comuni a guida leghista che non si sono potuti sottrarre a questi arrivi. Non prendiamo in giro gli elettori, ci sono cose che il Comune non può decidere da solo”. Divergenze che dovranno necessariamente dipanarsi in caso di ballottaggio e Jotta, coordinatore provinciale, conferma che con la Lega il dialogo non si è mai interrotto.

Meno pungenti Carlo Alberto Ghidotti, coordinatore politico cittadino: “La nostra campagna elettorale si è basata sull’evidenziare quello che abbiamo fatto in questi anni. Non sono più i tempi dei grandi progetti, dei sogni, ma di condurre a termine il tanto che abbiamo iniziato”; e  Domenico Maschi, che conclude con il più classico degli appelli al voto della destra: “Dio, patria e famiglia restano i capisaldi del nostro agire politico”. Senza dimenticare i 300 mila euro in arrivo dalla Regione in cofinanziamento per le progettualità sul commercio.

E comunque tutti attacchi col fioretto rispetto alle sciabolate che da un paio di settimane sta tirando il vicesindaco Roberto Nolli via facebook, al ritmo di quattro o cinque al giorno. “Galimberti? Sinceramente niente di personale e mi e’ anche istintivamente simpatico. Ma sinceramente come candidato e’ una frana”, è una delle frasi più gentili apparse sui social. Il destinatario si è sempre rifiutato di replicare.

g.b.

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