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Calcio, perizia sui pc: depositata una parte Riscontri sulle email

Nella foto, avvocati e consulenti degli indagati

Pino Padula

Incidente probatorio della maxi inchiesta sul calcioscommesse. Solo una parte dei risultati della perizia informatica relativa a 200 computer, smartphone e tablet dei 111 indagati è stata depositata, come ad esempio le email di sei degli indagati analizzate anche con l’uso di parole chiave. Dei sei, solo per due gli esperti del gip Guido Salvini hanno trovato riscontri. Per il resto bisognerà aspettare fino al 25 settembre, quando i tecnici Cesare Marini, Fulvio Guatta, Daniele Apostoli, tutti di Brescia, e Andrea Giuseppe Valeri, di Milano, depositeranno tutti i risultati. Il 3 e il 29 ottobre in aula si illustrerà il materiale trovato. Oggi nell’aula gip si sono presentati gli avvocati delle parti accompagnati dai propri periti. Presente tra gli altri l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Antonio Conte, Ivan Tisci, ex centrocampista del Pescara e del Lanciano, Mauro Bressan, ex Fiorentina, e Stefano Ferrario, difensore del Lecce. “Attendiamo con serenità”, ha commentato l’avvocato De Rensis. Oltre ai legali e ai consulenti, anche Pino Padula, ex dirigente del Legnano con una squalifica di tre anni alle spalle, ora consulente finanziario in un’azienda. Sua la denuncia control’ex arbitro Roberto Bagalini, coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse. Il fischietto sarebbe stato corrotto dallo Spezia per dirigere a senso unico la gara proprio contro il Legnano.

A chiedere l’incidente probatorio sui pc al giudice Salvini è stato il procuratore Roberto di Martino, convinto che i computer, gli smartphone e i tablet dei 111 indagati “potrebbero contenere elementi di grande rilievo per le indagini, in particolare documentanti rapporti tra gli indagati diretti a concludere accordi per la manipolazione delle partite di calcio o finalizzati a movimentare le somme destinate alla corruzione o costituenti il risultato della vincita delle scommesse”. Sotto la lente degli esperti ci sono anche le chat e i software di instant messaging. Compito dei tecnici del gip,  che nella perizia sono stati affiancati dai consulenti di parte, cercare nominativi di indagati, società di calcio di Serie A, Serie B, Lega Pro prima e seconda divisione; nominativi di dirigenti di società, siti nazionali ed esteri aventi per oggetto il gioco on-line e le scommesse sportive, soprattutto quelle riferite al calcio, file contenenti rubriche telefoniche o che facciano riferimento a movimentazioni di denaro o bancarie, a rapporti di credito e di debito, file che facciano riferimento a spostamenti in Italia o all’estero, che documentino viaggi e pernottamenti presso alberghi.

Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva. Tra i nomi eccellenti ricordiamo Antonio Conte (ex allenatore di Bari e Siena, attualmente allenatore della Juventus), Giuseppe Signori (ex attaccante della Lazio), Stefano Bettarini (ex calciatore della Fiorentina), Cristiano Doni (ex capitano dell’Atalanta), Sergio Pellissier (attaccante del Chievo), Stefano Mauri (ex capitano della Lazio), Omar Milanetto (ex calciatore del Genoa), Andrea Masiello (ex giocatore del Bari), Giuseppe Sculli (ex attaccante del Genoa), Domenico Criscito (calciatore attualmente allo Zenit di San Pietroburgo e azzurro della nazionale italiana), Cristian Vieri (Bobo, ex calciatore di Inter, Lazio e Juve) e Massimo Mezzaroma (ex presidente del Siena). 72, invece, le parti lese citate nel procedimento, tra cui figurano la Lega Professionisti di serie A e serie B, La Lega Pro, la Cremonese, l’Inter, il Coni, la Figc, Sky sport, la Juventus, il Bologna, la Lazio, il Napoli, la Fiorentina, il Torino.

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