Politica

Casini: "Undici candidati sindaci? Tanti, ma non li abbiamo creati noi

“Gli undici candidati sindaco di Cremona non sono un problema creato da noi”, così Pierferdinando Casini, senatore dell’Udc, a Cremona per sostenere la candidatura  di Giuseppe Foderaro. Un’anomalia che creerà confusione tra gli elettori, ma diretta conseguenza dello sfilacciamento del tessuto sociale che un tempo votava compatto per i grandi partiti di massa. Casini è seduto ai tavolini di piazza del Duomo, gli è accanto – oltre al candidato sindaco –  Jindra Rubassova, candidata per il consiglio comunale, sindacalista di punta della Cisl fino a qualche tempo fa. Il leader dell’Udc parla della necessità di fare i conti con un mercato del lavoro in rapida evoluzione nel quale le vecchie regole non valgono più. “Siamo in una delle piazze più belle d’Europa, che pochi conoscono. Expo deve esere un’opportunità anche per città come queste, non solo per Milano. Cremona può puntare su tre filoni; cultura, storia, solidarietà. Foderaro è una persona attiva, capace di strategia, sostenuto da una lista giovane e con molte donne”. Sollecitato da Roberto Nolli, che presentandosi come ex An gli chiede un’opinione sul futuro del centrodestra, Casini prende tempo: prima ancora di pensare a fusioni di partiti occorre capire le ragioni della disgregazione sociale che ha parcellizzato di partiti di massa e creato il fenomeno di Grillo. Il vero nemico contro cui combattere.

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