Tecnologia di Arvedi esportata in Cina: accordo con Siemens Vai e Rizhao
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Siglato nella mattina di domenica l’accordo di collaborazione tra il Gruppo Arvedi, Siemens Vai e il produttore siderurgico cinese Rizhao Steel Holding Group; grazie al know how tecnologico di Arvedi, in Cina saranno realizzati quattro impianti che produrranno otto milioni di tonnellate di nastri di acciaio, con la realizzazione del polo produttivo più moderno al mondo.
L’intesa prevede la realizzazione, la fornitura e l’avvio – da parte dei due big industriali europei – di impianti di colata e laminazione in continuo, basati sulla tecnologia Arvedi Esp. Gli impianti – la cui entrata in funzione è prevista tra fine anno e metà del 2015 – faranno parte dello stabilimento siderurgico situato a Rizhao, nello Shangong. Il valore complessivo del progetto è pari a circa un miliardo di euro.
Ma questo accordo è anche molto di più: esso da infatti il via a un rapporto di partneship strategica tra le tre società. Alla firma del memorandum d’intesa erano presenti i rappresentanti delle tre società: Giovanni Arvedi, Du Shuanghua (presidente di Rizhao Steel Group) e Aashish Gupta (responsabile di Siemens Vai a livello mondiale per il business della colata continua e laminazione); c’erano inoltre moltissime autorità politico-istituzionali sia cremonesi che cinesi: Zhang Chao Chao (vice governatore della provincia di Shandong), Guo Shu Yu (direttore del comitato economico e tecnologico della provincia di Shandong), Liu Wei Min (direttore del Dipartimento di scienza e tecnologia della provincia di Shandong), Meng Fan Hua (direttore della Divisione cooperazione e scambio internazionale del Comitato di Shandong), Mr Li Yong Sen (vice direttore di Shandong provinciale ufficio affari esteri), Li Yan Wen (vice direttore dell’Ufficio provinciale affari esteri di Shandong), Wang Xu Dong (funzionario), Luciano Pizzetti (sottosegretario governativo alle Riforme), il sindaco di Cremona Oreste Perri, il presidente della Provincia Massimiliano Salini, l’onorevole Franco Bordo, il consigliere regionale Carlo Malvezzi e Gianni Rossoni.
Questa sinergia consentirà una riduzione di consumo e costi energetici fino al 45% rispetto ai tradizionali processi di colata e laminazioni, con un’importante riduzione anche delle emissioni di CO2. I nuovi impianti saranno completamente automatizzati e disporranno di una capacità produttiva di oltre 3 milioni di tonnellate d’acciaio annue solo con le prime due linee, mentre con quelle successive si raggiungeranno gli otto milioni annui. Verranno prodotti laminati ultrasottili di alta qualità.
Arvedi si occuperà di fornire alcune componenti chiavi dell’impianto, come la lingotteria e il forno a induzione, oltre a un ‘pacchetto’ completo di formazione e di assistenza, supportando l’avviamento dell’impianto con personale altamente specializzato.
“Per noi è un grande orgoglio, come italiani ancor prima che come imprenditori, che un importante operatore cinese abbia scelto di investire nella tecnologia sviluppata nel nostro Paese da un’azienda come la nostra, che ha sempre creduto nell’innovazione e nella possibilità di sviluppare una siderurgia sostenibile e di assoluta qualità – ha detto Arvedi -. Da parte nostra assicuriamo il massimo impegno affinché questi due nuovi impianti scelti dagli amici cinesi divengano un esempio mondiale di efficienza, qualità e mix produttivo. Si tratta di un progetto molto rilevante sia sotto l’aspetto tecnologico e industriale sua per i volumi ed elevata qualità di gamma di prodotti Mi piace sottolineare come l’abbinamento del processo Arvedi Esp al ciclo integrale offra nuove e concrete possibilità di affermazione della nostra tecnologia nel mondo”.
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