Politica

Politica al cimitero, protesta silenziosa dei 5Stelle, si fermano anche i sacerdoti

Mobilitazione senza simboli, né gazebo, né volantinaggio, questa mattina, 15 maggio, all’ingresso del cimitero. Gabriele Beccari, Elia Sciacca e Giuseppe Storti si sono fermati circa un’ora, come semplici cittadini e non come attivisti dei 5stelle, all’ingresso  principale del camposanto, recitando testi poetici degli Indiani d’America, popolo simbolo della simbiosi tra uomo e natura (e icona del concetto di decrescita felice) e allo stesso tempo immagine dello sterminio e del dolore di tutte le minoranze, dai tempi dei tempi. L’obiettivo era protestare contro i banchetti elettorali  della lista Uno di Voi, patrocinata da Claudio Demicheli, unica tra le formazioni in gara ad aver acconsentito ad utilizzare questo spazio tradizionalmente fuori da ogni agone politico. Per poter sostare davanti al cimitero, i 5 stelle avevano ottenuto lo scorso lunedì l’autorizzazione della commissione interpartitica. “Fino a prova contraria questo è un luogo sacro – afferma Sciacca. E’ irrispettoso fare propaganda politica qui, in un luogo di dolore”. Tre i funerali che si sono succeduti nell’arco di mezz’ora, a pochi metri dallo spazio utilizzabile per propaganda politica. Un sacerdote celebrante ad un certo punto si avvicina ai tre attivisti, è curioso di sapere cosa succede e alla fine dà loro ragione sull’inopportunità di quel sito. Ma la Chiesa in quanto istituzione non può proibirlo perchè si tratta di uno spazio civico. Poco dopo stessa scena con un altro sacerdote, per un altro funerale. “La Chiesa ufficialmente però non risponde”, si lamenta Sciacca che aveva chiesto un intervento sia del sindaco sia della Curia in merito alla discutibile selezione degli spazi elettorali.  “Questo è il luogo della pace eterna – aggiunge Beccari – mentre la politica porta con sé inevitabilmente le dispute. Non vogliamo che qui si porti disturbo e infatti adesso noi ci spostiamo a Borgo Loreto”.

I Cinque stelle vengono dati in ascesa nei sondaggi nazionali e anche a Cremona il successo potrebbe essere significativo. Un esempio di neo-acquisto tra le fila dei grillini è proprio l’apicoltore Storti: “Fino a due mesi fa Grillo non lo sopportavo”, afferma. “Poi ho cominciato a vedere cosa stava facendo il governo Renzi, solo leggi peggiorative, come quella che mette d’accordo tutti, destra e sinistra, sulla riduzione di pena per il voto di scambio. E allora mi son detto che sarà impossibile cambiare l’Italia in questo modo. L’ho capito tardi, ma l’ho capito”. E intanto domani, venerdi 16, arriva in piazza Stradivari il Vinciamonoi tour, ma senza Grillo.

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