'Protagonisti di legalità e trasparenza', Ambrosoli incontra Galimberti
“Ognuno di noi deve diventare protagonista di legalità e trasparenza. I miei dati patrimoniali saranno pubblicati all’interno della campagna ‘Riparte il futuro'”. Lo ha annunciato il candidato sindaco Gianluca Galimberti all’incontro, molto partecipato, con il consigliere regionale Umberto Ambrosoli, organizzato nel pomeriggio di giovedì all’esterno della sede del comitato in largo Boccaccino. “Trasparenza e legalità a partire dalla Giunta e dal Consiglio comunale – ha continuato Galimberti – Chiederò a tutti i consiglieri e agli assessori tre parole che caratterizzano la nostra campagna: studio, studio, studio. Perché conoscere le tematiche, con i tempi giusti, è un presupposto necessario per la lotta alla legalità”. Dichiarazione dei tempi da parte dell’amministrazione, agenda digitale e open data (“il Comune che rende pubblici i dati e che li spiega ai cittadini è questione di legalità”), partecipazione ed educazione alla legalità, gli altri temi riportati dal candidato sindaco.
“Abbiamo delle realtà sul territorio che già si occupano di educazione alla legalità – ha detto Galimberti – Il coinvolgimento di esse, delle scuole, delle strutture educative diventa fondamentale per la cultura di legalità. Dobbiamo rileggere la città a partire da chi ha maggiori debolezze, educando alla giustizia a partire proprio dai più deboli, per non far prevalere le logiche del più forte”.
“E’ imbarazzante parlare di legalità oggi – ha dichiarato Umberto Ambrosoli – perché è un tema che cade con una puntualità impressionante viste le recenti vicende sull’Expo su cui avevamo investito per il nostro rilancio e che ora zoppica per dinamiche non affidate alla legalità”.
“Possiamo ancora far germogliare la pianta della legalità – ha proseguito il consigliere regionale – Ma ci deve essere l’impegno a schierarsi, da parte di tutti. Il pensiero che per realizzare opere importanti bisogna scendere a compromessi è purtroppo diffuso. Perché spesso si opera nell’emergenza e nell’emergenza mancano controlli. L’efficenza della pubblica amministrazione è quindi una delle risposte all’illegalità. Bisogna potenziare le resistenze, i controlli, la trasparenza. Bisogna rigenerare la politica partendo dalle persone. Non è un problema solo della politica, ma la politica, sia a livello nazionale sia a livello locale, deve voler dettare la linea. Dalle amministrazioni locali, anzi, deve partire il moto che può cambiare la modalità di pensiero sulla legalità”.
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