Cronaca

Ospedale, spunta ipotesi accorpamento del Poma di Mantova con Cremona

L’Ospedale Carlo Poma di Mantova accorpato all’Azienda ospedaliera di Cremona? Un’ipotesi che si starebbe profilando nell’ambito della nuova definizione dell’assetto istituzionale del Sistema Sanitario Regionale e che preoccupa la compagine mantovana di Forza Italia. “Al di là degli accorpamenti delle gare d’appalto su determinati servizi, che hanno un loro senso, a preoccuparci sono quelle scelte fatte a livello regionale che stanno portando a depotenziare la struttura mantovana privilegiando invece quella cremonese – evidenzia Carlo Acerbi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Mantova -. Osserviamo una scelta di depotenziamento dell’Ospedale Carlo Poma che ci fa intuire la volontà di renderla una struttura satellite di Cremona».

Per questo la mozione presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia, che verrà discussa probabilmente nel consiglio del 10 maggio, mira a impegnare il Sindaco di Mantova, arch. Nicola Sodano, in qualità di “Presidente della Conferenza dei Sindaci” del territorio mantovano, a farsi portavoce delle istanze in materia di riorganizzazione degli assetti istituzionali locali del SSR verso il competente assessorato lombardo”.

«Sodano, come presidente della conferenza dei sindaci, vada in Regione a rappresentare il territorio mantovano nella discussione sul nuovo assetto del servizio sanitario regionale» chiedono i consiglieri (primi firmatari: Pierluigi Baschieri, Marco Germiniasi e Giacomo Giatti).

Dal dicembre 2013 quel documento è in attesa di essere discusso in aula. A spingere il gruppo di Fi ad accelerare su questo punto è stato il coordinatore cittadino (nonché assessore regionale) Paola Bulbarelli. «La riforma dovrebbe partire dal prossimo giugno, dopo le elezioni europee – evidenzia Acerbi -. La Regione ha sempre detto che prima di deliberare sulla riforma sanitaria avrebbe ascoltato i territori; fino ad ora, però, non l’ha fatto. Nel frattempo i primariati vacanti vengono coperti a Cremona ma non a Mantova e questo suffraga la nostra ipotesi. Sono scelte ben precise, con dietro motivazioni altrettanto chiare, che vanno nella direzione di uno spostamento verso Cremona di competenze e professionalità. Sono scelte che si fanno nell’intento di bypassare un territorio: se si continua a svuotare un ospedale di prestazioni, lo si rende un contenitore vuoto. Vogliamo evitare le decisioni calate dall’alto, e per questo chiediamo al sindaco di interessarsi della questione”.

Laura Bosio

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