Politica

Bagarre tra maggioranza e opposizione Perri: "Ognuno si prenda le proprie responsabilità"

AGGIORNAMENTO – Bagarre e rissa sfiorata in consiglio comunale in occasione della approvazione del bilancio. L’assenza iniziale dei consiglieri di Forza Italia e di parte di quelli della lista Perri ha messo a rischio il voto a favore del documento: la situazione iniziale era infatti di 8 consiglieri di maggioranza presenti contro 12 di opposizione. Il consigliere Pd Daniele Burgazzi ha chiesto allora di saltare la fase di dibattimento e di passare subito al voto: una decisione avallata da un veloce consiglio di presidenza.
Nel frattempo, alla spicciolata, sono arrivati anche parte dei consiglieri assenti: questo ha permesso alla maggioranza di tornare ad avere i numeri necessari per far passare il bilancio.
Di qui, il caos, con un Pd che minacciava di lasciare l’aula, insulti pesanti tra consiglieri e dibattito acceso. Tesissimo il clima in sala Quadri, con il sindaco che ha manifestato apertamente la sua insofferenza per il comportamento dei consiglieri e ha accennato alla volontà di rinunciare alla candidatura. “Questi qui non sono affidabili”, è stato sentire dire.  Poi attorno alle 11 la sala dei Quadri si è lentamente riempita.

Ha affondato fin da subito il coltello nella piaga del centrodestra la capogruppo Pd Maura Ruggeri: “La maggioranza non considera seriamente una cosa importante come l’approvazione del bilancio. Eravamo tentati di uscire dall’aula per far mancare il numero legale. E’  un comportamento che denota mancanza di responsabilità”. Parole a cui hanno fatto eco quelle di Roberto Gandolfi (gruppo misto): “Sono d’accordo. L’approvazione del bilancio è l’atto più importante del Consiglio. L’assenza dei consiglieri di Forza Italia è un comportamento vergognoso e irrispettoso nei confronti del sindaco. Un segno di menefreghismo”.  Di qui la richiesta di convocazione di un Ufficio di Presidenza immediato. Prime risposte dai banchi della maggioranza, il vicesindaco Nolli: “Trovo ignobile il comportamento della opposizione”: è stata questa dichiarazione a scatenare la reazione piuttosto scomposta da parte del Pd, i cui consiglieri si sono alzati minacciando di abbandonare l’aula. Sono seguiti momenti di pesante tensione, con scontri verbali e parole forti. Pesantissime anche le parole dei consiglieri inizialmente assenti. “Non ho mai visto niente del genere – ha detto Luca Grignani -. L’opposizione si è comportata scorrettamente. Non si fanno uffici di presidenza “volanti” quando comunque inizialmente si era deciso che le votazioni sarebbero state al pomeriggio. Ho bucato la gomma dell’auto e non mi sono preoccupato, sapendo che in mattinata non ci sarebbero stati voti. Il comportamento del Pd è stato deprecabile e ignominoso”.
“La maggioranza dovrebbe garantire il numero legale e non lo ha fatto – ha ribadito Maura Ruggeri. “Noi correttamente abbiamo chiesto di evitare il dibattito, decidendo poi di confrontarci in consiglio di presidenza su proposta dello stesso presidente del consiglio. Il problema non è stato l’assenza di qualche consigliere ma l’irresponsabilità di questa maggioranza”.
Giacomo Zaffanella ha infine cercato di placare gli animi: “Invito opposizione e maggioranza ad abbassare i toni, magari facendo finta che nulla sia successo. Invito l’opposizione a restare”.

Il consiglio comunale è quindi iniziato intorno alle undici (sarebbe dovuto iniziare alle 9.30, Ndr) in un clima tesissimo. Il bilancio è passato, ma non sono mancate le stoccate, anche da parte di esponenti di maggioranza: è stato il caso di Roberto Gandolfi, che nel commentare il documento ha evidenziato “Mi spiace doverlo sottolineare per l’amicizia che ci lega, ma anche un nostro amministratore, che è stato annoverato tra i ‘furbetti’, ha avuto la infelice trovata di aumentare la percentuale dell’Imu, pensando di incassare più soldi dallo stato senza incidere sui concittadini; ma come un boomerang gli è tornato indietro il contraccolpo, e una percentuale dell’aumento è stata infine sborsata dai cremonesi”. Gandolfi ha inoltre evidenziato come “anche la nostra amministrazione in tre anni ha portato l’aliquota addizionale comunale all’Irpef dallo 0,15% del 2010 allo 0,80 del 2013, dato confermato anche per il 2014”. Gandolfi ha però voluto rivendicare “l’attento operato che il sindaco ha costantemente e giornalmente dedicato al sociale, evitando che gli ultimi fossero emarginati”, ribadendo poi che “il mio credo in questo sindaco non sarà messo in crisi”.

Pesanti invece gli interventi dell’opposizione che, ben lungi dal sotterrare l’ascia di guerra ha rimarcato il proprio disappunto per quanto accaduto, come è successo al consigliere Burgazzi che, dopo un breve battibecco con l’assessore Nolli, si è alzato e ha abbandonato l’aula. “Ho semplicemente evidenziato che ero offeso dagli insulti ricevuti dalla giunta, ma le mie parole hanno scatenato una nuova reazione – chiarirà poi a freddo il consigliere -. Per questo ho ritenuto opportuno abbandonare il consiglio, non senza una buona dose di amarezza”.

Per il resto si è ribadita la propria contrarierà a un bilancio che “ha incrementato la pressione fiscale sui cittadini” ha ribadito Maura Ruggeri.

A concludere una mattinata decisamente sopra le righe è stato l’intervento dello stesso sindaco Oreste Perri, che dopo la rabbia iniziale ha parlato in maniera pacata ma diretta, ‘tirando le orecchie’ a tutto il consiglio: “Non posso rimanere indifferente di fronte a quanto accaduto stamattina – ha detto -. Mi è spiaciuto dover vedere quello che ho visto. Devo riconoscere che l’assenza in consiglio di buona parte della maggioranza è assolutamente contestabile e non lo posso negare. Del resto nel consiglio di presidenza dello scorso 9 aprile si era deciso di procedere in un certo modo e di votare nel pomeriggio. Le cose sono cambiate solo stamattina. Dunque ognuno si prenda le proprie responsabilità rispetto a quanto accaduto, senza puntare il dito gli uni contro gli altri”. Perri ha quindi commentato l’attuale scenario politico: “La presenza di 11 candidati mi preoccupa, perché so già che se si arriverà al ballottaggio scatterà il mercato dei voti. Uno scenario che non mi piace per niente”.

Del resto nello scenario delle future alleanze torna a profilarsi l’ombra della Lega, particolarmente legata al nuovo coordinatore di Forza Italia, Mino Jotta. Molta è la preoccupazione, tra le fila dei sostenitori di Perri, rispetto ad un possibile avvicinamento e quindi delle conseguenti pretese che poi il Carroccio potrebbe avanzare in cambio del proprio sostegno al sindaco uscente; sostegno che finora, ricordiamo, il partito ha sempre negato con forza, anche in fase di ballottaggio.

Laura Bosio

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