Ambiente

A Cremona vincono le due ruote, città lombarda con la maggior circolazione di ciclisti: oltre 9mila in mezza giornata

Cremona risulta essere la città in Lombardia con la maggiore circolazione di ciclisti. Questo emerge dal rilevamento di Fiab e Regione Lombardia, effettuato in un normale giorno feriale di settembre 2013 in tutte le città della Regione. Nella nostra città i ciclisti totali rilevati (tra le 7.30 e le 13.30) sono stati 9.023 (-3% rispetto al 2012). Al secondo posto troviamo Milano, con 6.290 passaggi. Terza Monza (5.587), quarta Lodi (5.637), quinta Pavia (4.098), sesta Mantova (3.074), settima Brescia (2.834), ottava Como (2.388), nona Bergamo (1.638), decima Lecco (938), undicesima Sondrio (936) e dodicesima Varese (631). “Nel corso dell’ultima ricerca che abbiamo condotto emerge che il traffico di mezzi motorizzati è sensibilmente diminuito nelle città più a misura d’uomo, come Cremona – evidenzia Piercarlo Bertolotti (presidente Fiab) -. Mentre in metropoli come Milano le moto e gli scooter tengono ancora molto, visti gli ampi spazi di spostamento, in città più piccole si può notare un calo di presenza fino al 70-80% (e -20% per le auto)”.
La rilevazione è stata programmata in tutte le dodici città lombarde capoluogo di provincia, durante un giorno feriale della Settimana Europea della Mobilità (dal 16 al 22 settembre). Solo nella città di Mantova la rilevazione è stata rinviata al 2 ottobre. L’attività si è svolta nelle sei ore mattutine 7.30-13.30.
Per ogni città capoluogo, nelle 4 postazioni di rilevamento (identiche al 2012), collocate idealmente lungo le direttrici di accesso al centro cittadino, gruppi di volontari hanno conteggiato i flussi dei ciclisti, sia in entrata che in uscita dal centro.
Complessivamente i ciclisti rilevati sono stati 44.591, in diminuzione rispetto ai 46.911 rilevati nel corso del 1° Rilevamento (2012). 2.320 ciclisti in meno, pari a -4,9%. Ma considerando per Bergamo e Varese i soli passaggi in fascia oraria ridotta e confrontabile con i dati 2012, i passaggi totali sono stati 43.109, in calo dell’8% rispetto al 2012.
“Due anni sono comunque troppo pochi per identificare un andamento, che potrà essere meglio delineato grazie al confronto pluriennale che sarà reso possibile nel corso dei prossimi anni, quando sarà acquisita una serie storica del rilevamento” fa sapere la Fiab. “La diminuzione di passaggi che è stata registrata, è inquadrabile nel generale calo della mobilità, testimoniata dai dati congiunturali a livello nazionale sulla mobilità che evidenziano il perdurare di una lunga e profonda fase recessiva del settore del trasporto, sia pubblico che privato, accentuata dalla crisi economica che l’Italia sta attraversando. Rispetto al calo del PIL (circa 8%) nel periodo 2008-2012 si è registrato (fonte Isfort 2012) una diminuzione degli spostamenti del 23,8% e dei passeggeri-km del 19,2% con un crollo della componente urbana degli spostamenti (e un allungamento delle percorrenze medie passate da 11,8 a 12,9 km). Questa diminuzione degli spostamenti è legata per il 69,5% agli spostamenti nel tempo libero e per il 21,7% agli spostamenti per motivi di lavoro”.
Il calo si registra nella maggior parte dei capoluoghi, tranne a Milano (+4%), Como (+3%) e Varese (dove l’incremento è stato decisamente marcato, +43%, ed è soprattutto riconducibile al fatto che nel 2012 il rilevamento è avvenuto in un giorno di pioggia).
“Come nel 2012, i passaggi totali nelle diverse città differiscono notevolmente tra loro, ma non si possono leggere questi dati come se si trattasse di una classifica poiché, per la natura del rilevamento, i dati così raccolti non rappresentano in maniera proporzionale il totale dei ciclisti circolanti in ogni città. Anche tra le diverse postazioni di ogni città si sono osservate notevoli differenze” spiega la Fiab. “In diverse postazioni si può vedere come il flusso dei passaggi sia maggiore nella fascia oraria fino alle 9.30, ad indicare un uso della bicicletta quale mezzo di trasporto per recarsi al lavoro o a scuola.

Laura Bosio

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