Cronaca

Corso Garibaldi, isola senza pace 'Non si risolve nulla tornando indietro'

Corso Garibaldi resta divisa sull’isola pedonale e il tema è uno di quelli che sarà centrale nella campagna elettorale ormai alle porte, come dimostra il sopralluogo di Alessandro Zagni lo scorso sabato e le dichiarazioni su come rilanciare il fatte da  Gianluca Galimberti. Ma una soluzione facile non c’è per questa tormentata strada del centro storico, oggetto negli ultimi 5 – 6 anni di plurimi e contraddittori sondaggi tra i commercianti. Il fatto che l’isola pedonale fosse voluta dalla maggioranza di loro è stata alla base della scelta drastica del Comune, lo scorso luglio, di chiudere al traffico il tratto via Villa Glori-Milazzo. Una scelta decisionista, con cui il Comune ha voluto mettere un punto fermo ad un tira e molla che andava avanti da tempo. Oggi però il fronte dei contrari, complice la crisi economica, è di nuovo tornato alla carica, con una nuova raccolte di firme che contraddicono quelle su cui si era basata la scelta del Comune. L’edicolante Di Cataldo, che esercita l’attività proprio sul crocevia di via Milazzo, ha raccolto 34 pareri negativi su 54 attività; 10 i favorevoli e altrettanti gli indecisi. Anche sulla base di queste prese di posizione, il sindaco aveva annunciato per i prossimi giorni un nuovo incontro con i commercianti.
Ma per un sondaggio depositato in Comune ne spuntano altri che vanno in direzione opposta, come testimonia Daniela Romani, titolare di “Chicco” e presidente del gruppo moda-Fismo di Confesercenti. “La mia impressione, incontrando i colleghi, è che siano davvero spaccati a metà. Quasi quotidianamente mi portano sondaggi realizzati in proprio che vanno in tutte le  direzioni. Purtroppo la crisi e il calo delle vendite sono un dato di fatto, ma le chiusure di attività purtroppo interessano tutta la città e non solo il corso. Non voglio giudicare i colleghi che chiedono la riapertura del corso e capisco perfettamente  le ragioni di Giorgio Di Cataldo. Per alcune categorie lo stop alle auto è stato senz’altro più penalizzante che per altre, ma è anche ora di uscire dal proprio orticello e cercare di vedere il bene comune. Anch’io ho avuto un evidente calo delle vendite, ma siamo sinceri: sabato scorso il corso era tutt’altro che deserto, di gente che passeggiava ce n’era, anche senza eventi”.

“La scelta di pedonalizzare – conclude Romani, ribadendo la posizione di sempre di Confesercenti – non è stata cosa semplice; adesso che  è stata presa, però  occorre portarla avanti migliorandola radicalmente. Non è tornando indietro che si risolve questa situazione. Ho sentito anche di proposte pre-elettorali di riapertura sperimentale al traffico per un periodo di sei mesi, che non condivido. Occorre sedersi attorno a un tavolo, comune e operatori, e cercare insieme di migliorare le cose. Intervenendo sui parcheggi ad esempio: quelli attorno al centro sono troppo cari, i clienti lo dicono chiaramente che non vengono in centro da noi perchè in altre città si lascia l’auto più a buon mercato. E poi non bastano due fioriere o panchine a fare un ‘isola pedonale, occorrono arredo e illuminazione adeguati”.

Lunedì 7 aprile il consiglio comunale dovrebbe trattare la tematica attraverso un’interrogazione di Giancarlo Schifano (Idv).

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