Cronaca

Carcere, due sezioni inagibili e problemi a nuovo padiglione

Problemi gravi e non più trascurabili al carcere di Cremona: questa la denuncia della delegazione Sinappe, sindacato di polizia, che nella giornata di venerdì ha visitato la casa circondariale di via Ca’ del Ferro, insieme al coordinatore nazionale Antonio Fellone. “Nel penitenziario ci sono due sezioni ormai inagibili a causa di infiltrazioni d’acqua – evidenzia Fellone -. Ciò, evidentemente, incide in maniera negativa sulla capienza dell’istituto che si poggia quasi completamente sul nuovo padiglione. Nota dolente anche su questo che, nonostante sia stato inaugurato solo lo scorso 30 ottobre, ha già mostrato diversi mal funzionamenti e vizi strutturali. La Direzione dichiara di essersi già attivata in tal senso e si dimostra collaborativa nel migliorare la struttura del penitenziario”.
Altro punto debole riscontrato è quello della carenza del personale di Polizia Penitenziaria: “Anche in previsione dell’approssimarsi della stagione estiva e del relativo piano ferie; a tal proposito si è invitata la Direzione ad intermediare con i superiori uffici nel richiedere un cospicuo rinforzo dell’organico attuale – continua il sindacato. A fare il paio, il sovraffollamento della popolazione detenuta che continua inesorabilmente a crescere; constatato che una gran parte dei detenuti è costituita da stranieri, lo scrivente ha espresso l’intenzione del sindacato di allinearsi alle recenti linee guida del Guardasigilli, relativamente al rimpatrio nei paesi di origine degli stessi”.

Passando poi nella caserma agenti, non è sfuggita al sindacato la necessità di intervenire con lavori di ristrutturazione anche in questo edificio, in special modo al secondo piano, al fine di garantire un ambiente salubre ed idoneo dove il personale possa debitamente alloggiare tra un turno e l’altro. “Positiva l’iniziativa sposata dalla Parte Pubblica, in linea con quelle che sono pratiche già in uso in paesi esteri, di dotare ogni detenuto di una scheda telefonica, alleggerendo il carico di lavoro del centralino – conclude il SinapPe, che fa sapere: “Monitoreremo la situazione dell’Istituto cremonese, intervenendo tempestivamente laddove se ne verificasse la necessità, confermando la presenza del sindacato a tutela dei diritti di tutti i poliziotti penitenziari, iscritti e non”.

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