Cronaca

Caos e ritardi sulla Mn-Cr-Mi Alloni e Malvezzi: 'Inaccettabile' Trenord: 'Guasto Vivalto, abbiamo chiesto chiarimenti al produttore'

AGGIORNAMENTO – Non c’è pace per i pendolari cremonesi, che si sono trovati a vivere l’ennesimo esodo nella mattinata di mercoledì. Il treno Vivalto, per cause ancora da verificare, non si è mosso da Mantova. Il treno partito a 6.20 da Milano Centrale si è fermato a Cremona, facendo scendere degli sgomenti passeggeri diretti a Mantova, per poi venire girato e ripartire verso Milano alle 7.33, sopperendo il convoglio non partito da Mantova. Ma la sorte non ha sorriso ai nostri viaggiatori, che sono arrivati a 9.15, con tre quarti d’ora di ritardo, restando “fermi in un sottopasso un quarto d’ora con del fumo di origine non identificata che entrava dai finestrini” racconta un testimone diretto.

Moltissime le manifestazioni di protesta che si sono lette sui social network: “E’ una vergogna, il servizio offerto è incommentabile; il treno nuovo che avrebbe dovuto risolvere tutti i nostri problemi da più problemi dei treni vecchi… è l’ennesima presa per i fondelli”, scrive una pendolare. “Basta a Trenord a Trenitalia e a tutta la rete obsoleta – le fa eco un altro -. Troppo caro l’abbonamento e troppo inefficente il sistema ferroviario. Chi lavora ed ha scadenze non può affidarsi a simile sistema”.

“La vicenda di stamattina è vergognosa – commenta Matteo Casoni, portavoce del Comitato In Orario -. Il nuovo treno Vivalto non è partito da Mantova, e in stazione c’erano i tecnici sotto il treno nella vana speranza di farlo partire. I viaggiatori da Cremona per Milano hanno potuto prendere il treno che arrivava da Milano ed è stato fermato e ‘girato’, gli altri… si devono arrangiare. Stamattina un sacco di persone si sono trovate nella situazione di non sapere come raggiungere la propria destinazione. Voglio proprio vedere come Trenord giustificherà la cosa stavolta, dopo la ridicola smentita arrivata l’altro giorno sulla questione degli sportelli che non si chiudevano: una vicenda che mi lascia molto perplesso: hanno parlato di problemi di circolazione, ma allora mi spieghino per quale motivo tutti gli altri treni passavano mentre il Vivalto restava fermo”.
Intanto nel corso della mattinata Trenord ha annunciato che il treno in partenza da Mantova per Cremona delle 10.14 non viene effettuato, sostituito da un autobus, così come quello tra Piadena e Cremona delle 10.10.

La vicenda ha suscitato reazioni indignate anche dal mondo politico, in particolare dai consiglieri regionali Agostino Alloni (Pd), Marco Carra (Pd) e Carlo Malvezzi (Ncd). “Il tempo della pazienza è finito, occorrono risposte serie e immediate – attacca quest’ultimo -. La frequenza dei ritardi e dei disagi sulla tratta ferroviaria Mantova-Cremona-Milano non è più sostenibile. È in discussione l’affidabilità di un servizio utilizzato da circa diecimila persone ogni giorno”.

Malvezzi, che utilizza quotidianamente il treno per arrivare a Milano, si aspetta un cambio di marcia concreto: “Occorrono risposte precise e immediate da parte di Trenord. Per questo chiedo – dopo averlo già fatto due mesi fa – la presentazione di un programma di interventi che contempli investimenti certi e obiettivi di qualità misurabili. Non possiamo più permetterci l’approssimazione e l’assenza di risposte cui stiamo assistendo da troppo tempo”.

Il crono programma degli interventi “dovrà essere presentato da Trenord – precisa Malvezzi – entro la fine di maggio e realizzato in tempi precisi. Inoltre, presenterò un’interrogazione all’assessore regionale alle Infrastrutture, Maurizio Del Tenno, per capire quali ulteriori iniziative Regione Lombardia potrà mettere in campo per portare il servizio ferroviario di questa tratta finalmente su standard di efficienza adeguati ad una regione come la Lombardia. Ho sempre riconosciuto all’assessore Del Tenno un lavoro costante e proficuo, che tra l’altro ha portato all’arrivo di un nuovo treno che viaggia sulla nostra linea, ma chiedo a lui e a tutta la Giunta interventi decisivi per annullare disservizi non più tollerabili”.

Forte anche l’indignazione dei consiglieri di opposizione: “Sono bastati davvero pochi giorni per far sì che i nodi venissero al pettine – sbottano Alloni e Carra -. La Giunta per mesi non ha fatto altro che farsi pubblicità con l’arrivo dei 63 nuovi treni e poi, alla prova dei fatti, il primo e unico al momento consegnato ha già fatto cilecca. Il nuovo Vivalto, che doveva rincuorare i pendolari della linea Milano-Cremona-Mantova, dal primo giorno ha registrato i soliti ritardi culminati questa mattina con la tragicomica mancata partenza da Mantova lasciando a terra i pendolari diretti a Milano. Il nuovo Vivalto in partenza da Mantova alle ore 6.41 non è mai partito per problemi tecnici. Stesso destino per quello delle ore 8.50. I pendolari sono stati costretti a prendere una littorina che da Mantova portava a Cremona e poi da lì un cambio treno per arrivare a Milano con ben 35 minuti di ritardo”.
Secondo i due consiglieri del Pd “E’ una vergogna. Dalla Regione ci sono stati troppi spot e i fatti sono a zero. Hanno sbandierato come propri per mesi investimenti nel trasporto su ferro risorse già impegnate nella scorsa legislatura. Ma passi questo. Per noi è inaccettabile che questa Giunta non sia capace di far funzionare treni nuovi di zecca. Bisogna risolvere il problema alla radice”.

Al consigliere regionale è giunta anche la testimonianza di una pendolare ormai disperata da una situazione sempre più pesante. “Vi scrivo non appena arrivata in ufficio – scrive la donna -. Guardate bene l’ora, sono le 10.20. Stamane infatti l’ennesimo ritardo di un’ora mi ha portato ad essere a Milano arrabbiata, triste e per lo più rimproverata dal mio superiore. Sono stanca di tutti questi ritardi. La qualità infrastrutturale della linea è pessima, così come il servizio e l’igiene sui treni.
Quasi un mese all’anno lavoro per Trenord per pagarmi l’abbonamento, quasi altrettanto per pagare le varie addizionali regionali e comunali… se poi si somma il costo sociale e di salute delle arrabbiature connesse ai ritardi direi che il conto è ben più salato. Mi sento “abbandonata”: dall’azienda, dalla Regione, da Trenord, dai comuni e della Provincia di Cremona, tutti ben predisposti a pavoneggiarsi davanti ad un treno nuovo e a nascondersi quotidianamente in seguito ai numerossimi disservizi. Il problema è noto ed è da paese incivile non aver ancora preso provvedimenti per risolverlo.
Potenziamento della rete, miglioramento della pulizia e del sistema informativo, rimborsi per i ritardi anche a chi è in possesso di abbonamento “io viaggio” sono ormai provvedimenti urgenti. Vi chiedo pertanto di porvi rimedio e di non considerare noi pendolari “solo merce” per propagande politico-istituzionali.
Siamo prima di tutto persone che già faticano lavorando e sacrificando i loro affetti nel pendolarismo quotidiano ed abbiamo il diritto di non essere perennemente scherniti”.

TRENORD: “DISAPPUNTO PER IL GUASTO, ABBIAMO CHIESTO CHIARIMENTI AL PRODUTTORE”

Ecco la nota di Trenord sui disagi di mercoledì.

Trenord ha espresso il proprio disappunto nei confronti del produttore AnsaldoBreda per il guasto che questa mattina ha interessato una carrozza del Vivalto causando la soppressione della corsa numero 2650 da Mantova alle 6.41.

L’episodio ha generato ritardi e soppressioni ad altre corse lungo la linea, per cercare di mitigare le quali la sala operativa di Trenord è intervenuta provvedendo a riorganizzare la circolazione. Ciò ha potuto attenuare solo in parte i disagi, per i quali la società desidera scusarsi.

Il Vivalto era regolarmente arrivato da Cremona durante la notte a Mantova, da dove poi avrebbe dovuto effettuare la corsa 2650. Al momento della partenza alle 6.41, però, è stato riscontrato un guasto ad uno degli impianti del treno.

Trenord ha immediatamente chiesto l’intervento dei tecnici di AnsaldoBreda, l’azienda costruttrice che ha consegnato il treno soltanto un mese fa. AnsaldoBreda ha riparato il guasto e assicurato che sono stati presi tutti i provvedimenti tecnici e operativi per la definitiva soluzione del problema.

Il Vivalto infatti ha poi effettuato regolarmente l’altra corsa programmata oggi, cioè la 2659 (Milano Centrale 17.15 – Mantova 19.12) e sarà regolarmente in servizio anche domani mattina per la 2650.

Nell’ambito dei provvedimenti presi dalla sala operativa di Trenord per riorganizzare la circolazione mitigando i disagi sui pendolari, il treno 2647 partito da Milano alle 6.20 e diretto a Mantova è stato limitato a Cremona da dove è ripartito in direzione Milano, con lo scopo di raccogliere i pendolari diretti nel capoluogo.

Questi gli altri provvedimenti: il treno 2649 (Milano Centrale 8:20 – Mantova 10:10) ha terminato la corsa a Cremona e il treno 2652 (Mantova 8:50 – Milano Centrale 10:40) è partito con 24 minuti di ritardo.

Regolari invece il 20412 (Piacenza 7.11 – Milano Greco Pirelli 8.20) il 2646 (Mantova 5.18 – Milano Centrale 7.30) e il 2648 (Mantova 6.10 – Milano Centrale 8.10).

Laura Bosio

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