Cronaca

Andrea Di Stefano Incontro alle Acli per parlare di Europa

Incontro con Andrea di Stefano, già candidato del centrosinistra per le elezioni regionali, il 7 aprile alle 21 presso le Acli. L’economista e direttore della rivista “Valori” (Banca Etica), nonchè giornalista di Repubblica e commentatore di Radio Popolare, sarà ospite delle Acli provinciali di via Cardinal Massaia, in un incontro sull’altra Europa possibile. “Oggi – si legge in un comunicato delle Acli provinciali –  l’Europa sociale e dei diritti, percepita nel mondo come modello di civiltà, risulta indebolita economicamente e politicamente. A sei anni dalla crisi del 2008, l’Europa si presenta divisa, con un centro intorno alla Germania che è continuato a crescere ed ha mantenuto l’occupazione, e i paesi di periferia  che sono diventati più poveri e disuguali, senza lavoro, con tagli pesanti alla spesa sociale  e con conseguenti gravi difficoltà per le imprese e la famiglie. Le politiche di rigore imposte in questi anni dagli organi comunitari come terapia per uscire dalla crisi stanno producendo una recessione che pesa interamente sui ceti più deboli. Stanno facendo nascere reazioni antieuropeiste che prospettano soluzioni di uscita dall’euro e dall’unità monetaria e stanno riportando i paesi verso politiche nazionaliste. Sta venendo meno l’originario spirito unitario dei paesi europei, il progetto di “una casa comune”  e viene meno il contributo europeo alla crescita di un vero umanesimo mondiale dentro una globalizzazione che impoverisce i popoli per arricchire ristrette oligarchie.

“In un contesto del genere e in vista delle prossime elezioni europee, ci chiediamo: se è possibile un’inversione di rotta delle politiche economiche dell’Europa: non più politiche di rigore ma politiche di sviluppo finalizzate alla piena occupazione e alla garanzia dei diritti di tutti i cittadini europei; se è possibile un’Europa liberata dallo strapotere del capitalismo finanziario oggi dominante in Europa e nel mondo: una denuncia questa che proviene, oltre che dagli economisti più illustri e indipendenti, anche dai ripetuti e forti richiami di papa Francesco quando sottolinea che il dominio assoluto della finanza e del libero mercato stanno provocando solo la società dell’esclusione e dello scarto; se e -come- sia possibile la rifondazione costituzionale e sociale di un’altra Europa recuperando lo spirito dei suoi padri fondatori; quale ruolo possono avere le reti e i movimenti di società civile nel costruire “un’altra Europa possibile”, quella dei cittadini e dei popoli”.

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