Cronaca

La cura della persona diventa tecnologica: finanziamento regionale da 2,3 milioni

In arrivo 2,3 milioni di euro per il progetto Attiv@bili (AssisTenza digiTale e InnoVazione sociAle in amBientI controLlatI), di matrice cremonese, voluto da Aemcom, in qualità di capofila – che coinvolge Politecnico di Milano, Consoft Sistemi, Gpi, Il Gabbiano Società Cooperativa Sociale Onlus, Ancitel Lombardia, Beta, Fluidmesh Networks, Sinergie Società Cooperativa Sociale Onlus, Microdevice, Studiofarma. Il progetto ha infatti ottenuto il finanziamento regionale con un piano di lavoro nell’ambito dell’Innovazione sociale con ricadute positive in diversi ambiti quali tecnologie finalizzate a welfare e inclusione, domotica e cloud computing technologies per smart government.

“Siamo felici ed orgogliosi che il nostro progetto abbia ottenuto il sostegno di Regione Lombardia – ha detto Gerardo Paloschi, direttore di Linea Com (la società in cui Aemcom è confluita) -. Al di là della soddisfazione nostra e di tutti i partecipanti al progetto è proprio il contenuto del piano che ci consente di esprimere il nostro entusiasmo. Cremona può già annoverare diverse caratteristiche che le attribuiscono la qualifica di Smart City ma il lavoro è sempre in progress e gli ambiti di miglioramento tantissimi. Con il progetto “Attiv@bili” andiamo ad agire sull’innovazione sociale: pensiamo, ad esempio, a processi digitali per la gestione dell’intero ciclo di assistenza di una persona fragile come anziani e disabili”.

L’utilizzo dell’ICT a supporto dei servizi socio-sanitari è una leva strategica il cui utilizzo si va gradualmente intensificando nel panorama sociosanitario Italiano. In particolare si assiste all’introduzione sempre più frequente di sistemi a supporto dei processi clinico-sanitari all’interno delle aziende ospedaliere e degli ospedali, di strumenti per la condivisione di informazioni sanitarie tra Medici di Medicina Generale, specialisti ospedalieri e cittadini e a quella di sperimentazioni e progetti di ricerca che puntano a connettere anche le strutture di riabilitazione e lungo degenza o il cittadino direttamente al domicilio.
Il progetto di ricerca e sviluppo si propone di attuare un reale scenario di innovazione sociale in ottica di smart cities and communities, ideando e sperimentando modelli e strumenti, organizzativi e ICT, di supporto che traducano in processi digitali la gestione dell’intero ciclo di assistenza di una persona fragile (anziano e/o disabile) che necessita nel tempo di servizi assistenziali, sociali, sanitari e in genere di sostegno in strutture a differente intensità assistenziale e a domicilio.
Dal punto di vista ICT dovranno ad esempio essere previsti scenari di integrazione degli strumenti ICT già esistenti nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali e sul territorio con nuovi sistemi di supporto da introdurre ex novo a domicilio e/o presso strutture eroganti servizi residenziali e semiresidenziali.

“L’ICT è una vera leva di sviluppo non solo per le imprese ma anche per le amministrazioni pubbliche e per una integrazione efficace di servizi pubblici – ha detto il sindaco di Cremona, Oreste Perri -. Cremona rimane una delle realtà più avanzate a livello nazionale ed il progetto Attiv@bili è veramente un bell’esempio di collaborazione trasversale tra soggetti pubblici e privati. Auguri di buon lavoro al gruppo di aziende coinvolte. L’Amministrazione Comunale guarda con interesse, accoglie e promuove, questi stimoli di innovazione”.

Il progetto si propone di studiare e realizzare un nuovo modello di piattaforma distribuita di servizi, ispirata al paradigma del hybrid cloud (composizione di cloud pubblico e infrastrutture private), per dare accesso in maniera sicura ai dati della PA e per consentire di realizzare nuove applicazioni per gli operatori della PA e per i soggetti che con essa collaborano (fondazioni, ambulatori, centri medicali, associazioni di volontariato, plessi scolastici, ecc.) e interagiscono (cittadini, imprese, liberi professionisti, ecc.).

Il progetto intende quindi definire workflow, parametri di valutazione e linee guida per l’elaborazione di piani assistenziali rivolti ad anziani e disabili, partendo dall’analisi dei servizi e delle infrastrutture tecnologiche volte alla gestione della continuità assistenziale sul territorio, utilizzate dalle Asl di Cremona, di Mantova, dal Comune di Cremona (considerando anche Azienda Cremona Solidale) e da altre amministrazioni distribuite su tutto il territorio regionale.

Partecipano al progetto: Comune di Pavia, Comune di Vigevano, Provincia di Brescia, ASL Cremona, Azienda Sociale del Cremonese a.s.c., Azienda Territoriale per i servizi alla persona Ambito 9 Bassa Bresciana Centrale, Comunità Montana di Valle Sabbia, ASL Mantova, Consorzio pubblico servizio alla persona Viadana, Comune di Suzzara, Comune di Cremona, Comune di Ardesio, Comune di Monza, Comune di Corsico, Comunità Montana Valli del Verbano, Ambito Distrettuale n. 3 Brescia Est, Consorzio Progetto Solidarietà.

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