Il Terzo Polo scende in campo Candidato sindaco il medico Signorini
Si chiama Pietro Signorini, ha 53 anni, è medico geriatra presso la Rsa di Castelverde e non fa parte di alcun partito: questo il profilo del candidato sindaco del “Terzo Polo per Cremona”, che si è presentato alla cittadinanza nella mattinata di martedì. Una compagine composta sostanzialmente da tre partiti: Scelta Civica per l’Italia, Alleanza Liberaldemocratica per l’Italia e il Partito Repubblicano, che hanno scelto di unire le forze per proporre un centro alternativo, marcatamente liberal democratico. “In questi anni abbiamo assistito alla decadenza di Cremona – spiega Gianezio Dolfini (Partito Repubblicano) -.Vogliamo offrire una voce libera in Comsiglio comunale”.
“Vogliamo portare avanti un programma concreto, perché è di questo che la città ha bisogno – ha aggiunto Gerardo Paloschi (Scelta civica) -.Bisogna andare oltre la politica che da sempre portano avanti destra e sinistra, basata sul contrasto, portando avanti un impegno civile e sociale che guardi alle cose come stanno, puntando sulla risoluzione dei problemi della città. Ci vuole un’idea di città che sia più articolata di quanto non sia stata in passato”.
“Il nostro scopo è radunare tutte quelle persone che si rivedano in una mentalità liberale e che vogliano andare oltre i due attuali poli politici”.
Signorini, un candidato svincolato da qualsiasi partito, racconta le proprie motivazioni: “Sono cittadino del centro di Cremona da oltre 50 anni e ho visto la città evolvere, a volte positivamente, altre meno. Una città che mi ha dato molto e a cui quindi voglio dare qualcosa indietro. Sento la necessità di mettermi in gioco”. Numerosi sono i punti su cui si vuole lavorare: “Innanzitutto il cittadino deve tornare ad essere la priorità del Comune, mentre invece oggi viene lasciato ai margini e non riesce a trovare le modalità più consone per comunicare il proprio disagio – continua Signorini -. Tra le nostre priorità c’è la creazione di un’Agenzia comunale per la qualità dei servizi pubblici locali: un organismo che agisce da controllore e al contempo da garante di ogni servizio pubblico”. La macchina comunale, secondo il Terzo Polo, può essere resa più efficiente e snella: “Meno società partecipate, meno Cda, meno rappresentanti politici – evidenzia ancora Signorini. Tra le priorità anche l’Agenda digitale, il concetto di Cremona Smart City. Ma anche un impegno per valorizzare la vocazione musicale della città: “Ci vorrebbero iniziative come il Festival del violino, che avesse rilevanza mondiale e che portasse a tutto il mondo l’immagine di Cremona città della musica” spiega Gimmi Distante, capolista, 38enne. “Credo che sia indispensabile recuperare tutte quelle risorse che ci sono ma che sono ingabbiate, come quelle delle quote delle partecipate: si parla di milioni di euro”.
“Vogliamo impegnarci su temi concreti, come il consumo del territorio, rivedendo in modo serio il Pgt – aggiunge Alessandra Azzali, 39 anni, componente della lista. “Anche la sicurezza deve essere al centro delle proprità: non solo mettendo nuove telecamere ma anche combattendo il degrado”.
“Bisogna restituire a Cremona il proprio senso civico – aggiunge Anselmo Gusperti, politico di vecchia data e membro della lista -. Serve un nuovo patto di cittadinanza in cui il pubblico diventi garante e regista dell’iniziativa privata e di tutti coloro che vogliano mettersi in gioco. L’iniziativa privata, la voglia di fare, deve essere premiata e mandata avanti, seppur con il controllo del pubblico. Quello a cui puntiamo, allora, è la collaborazione virtuosa tra pubblici e privati”.
Scopo di questo Terzo Polo è quello di raccogliere l’interesse dei cittadini a 360 gradi, ma soprattutto di riportare alle urne quel 50% di elettorato che si è ormai allontanato dalla politica, che da tempo ormai ha scelto di astenersi dal voto. Una scommessa senza dubbio impegnativa.
Laura Bosio
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