Inchiesta Infrastrutture lombarde, i sospetti sui soldi legati alla Cr-Mn
Anche un’opportunità economica connessa al piano della nuova autostrada Cremona-Mantova è finita sotto la lente degli investigatori nell’inchiesta sul presunto “sistema” illecito legato all’ex direttore generale di Infrastrutture lombarde (società interamente partecipata dalla Regione), Antonio Rognoni, e al capo ufficio gare e appalti della società operativa Infrastrutture lombarde società per azioni, Pierapaolo Perez, entrambi arrestati un paio di giorni fa e accusati di aver stretto legami con professionisti ai quali sarebbero stati affidati, in modo illecito, incarichi e relative somme di denaro per assistenza legale e controlli sugli appalti (leggi l’articolo). Nell’indagine milanese c’è infatti, come noto, la questione dei 240mila euro legati alla direttrice Cremona-Mantova. Ora emergono nuovi dettagli dalle carte dell’inchiesta. Si parla dei servizi legali di supporto forniti a Infrastrutture lombarde dallo studio milanese Pavia e Ansaldo. A fine 2011, al momento della scadenza del contratto, sarebbe stata fatta una gara per un importo complessivo da 240mila euro ma sostanzialmente omettendo di invitare almeno cinque concorrenti. Uno solo sarebbe stato l’ufficio legale a conoscenza dell’opportunità. Circostanza che avrebbe favorito la riassegnazione dell’incarico alla Pavia e Ansaldo.
m.f.
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