Cronaca

Linea di autobus tra Cremona e Piacenza. Sulla Mn-Cr-Mi pendolari in rivolta per ritardi

Al via da lunedì 31 marzo il nuovo servizio autobus di Seta che collegherà Piacenza e Cremona. Un servizio molto importante che arriva dopo la soppressione, lo scorso dicembre, della linea ferroviaria. Il servizio, che ingloberà anche i pullman di Trenitalia, punta a razionalizzare l’l’offerta di collegamenti nell’ambito di tutta la settimana, potenziando gli orari di maggiore utilizzo.
La decisione è arrivata in seguito ad un accordo siglato a Piacenza tra l’azienda di trasporti, la Provincia di Piacenza, i Comuni di Caorso, Monticelli e Castelvetro. Un accordo che segna il definitivo addio alla ferrovia che, dal 1933 al 16 dicembre scorso, ha collegato le due città ed i principali centri della zona.
Sono sette le corse dirette previste, che in 50 minuti collegheranno i due capoluoghi, con 5 fermate complessive (Piacenza, Caorso, Monticelli, Castelvetro, Cremona). Numerose anche le corse che, a cadenza oraria, si fermeranno in tutti i paesi della Bassa: in questo caso il pullman impiegherà 10 minuti in piú per percorrere la tratta.
Gli orari sono consultabili sul sito www.setaweb.it, altrimenti é possibile telefonare call center 840000216. Dal 1* aprile sarà anche possibile acquistare l’abbonamento mensile. Chi possiede già un abbonamento annuale Trenitalia potrà richiedere il rimborso della porzione di abbonamento non utilizzato e acquistare quello di Seta.

Continua intanto la situazione disastrosa per i pendolari cremonesi: un venerdì nero lungo la tratta Mantova-Cremona-Milano, con ritardi notevoli a causa di un guasto a degli impianti. Sulle pagine Facebook pendolari furiosi segnalano attese fino a 45 minuti, treni che dovrebbero arrivare in orario successivo che vengono fatti passare avanti rispetto ad altri convogli partiti prima, e via di seguito. D’altro canto anche su Twitter Trenord segnala numerosi ritardi. Uno dei disagi maggiori l’ha subito il treno 2648, partito da Mantova già con mezz’ora di ritardo. “Il 2648 deve ancora arrivare a Rogoredo è il 2650 è già a Lambrate” scrivono indignati alcuni pendolari. “Ma pure presi in giro!??? Il 2650 e già arrivato a Rogoredo, prima di noi” aggiunge un’altra viaggiatrice del 2648, qualche minuto dopo. “Io sono stufo – sbotta un altro pendolare, esortando alla ribellione -. Dobbiamo muoverci, fare qualcosa… i ritardi ci sono sempre stati ma adesso si esagera”.

Laura Bosio
redazione@cremonaoggi.it

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