Il Comune scende in campo contro la discriminazione
Cremona dice “no” alla discriminazione razziale, in occasione della ricorrenza della X Giornata mondiale promossa dall’Unar. In quest’ottica venerdì mattina, nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, il sindaco Oreste Perri e il presidente dell’associazione Articolo3 di Mantova, Davide Provenzano, hanno firmato il protocollo di intesa in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni. Sono intervenuti Maria Vittoria Ceraso, assessore ai Diritti di Cittadinanza, Luigi Amore, assessore alle Politiche Sociali, e Carlo Berini, consulente Unr (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali). Alla breve cerimonia hanno partecipato rappresentanti dell’Associazione Immigrati Cittadini, del Forum del Terzo Settore, dell’Associazione Senegalesi di Cremona e provincia, del centro Culturale Islamico “La Speranza”, dell’African Art Gate (Brescia) e dell’Accademia della Follia. Per la Casa dell’Accoglienza era presente il direttore, don Antonio Pezzetti. “Con l’approvazione della bozza del protocollo d’intesa tra il Comune di Cremona e Articolo 3 (Osservatorio sulle discriminazioni di Mantova per l’attivazione di azioni di promozione e sensibilizzazione in materia di prevenzione e contrasto di qualsiasi forma di razzismo ed ogni altra degenerazione legata alla discriminazione), l’Amministrazione compie un importante passo di civiltà, di tutela e rispetto delle persona”, ha detto il sindaco Oreste Perri dopo avere siglato il documento.
Dopo la firma, Davide Provenzano ha brevemente illustrato le attività dell’Associazione da lui presieduta, mentre l’assessore Maria Vittoria Ceraso ha ricordato alcuni dati sul fenomeno dell’immigrazione a Cremona. Nella nostra città sono presenti 107 nazionalità e risiedono 10.153 stranieri (4.984 maschi e 5.169 femmine) che rappresentano il 14% del totale residente. Il 25% degli stranieri ha un’età compresa tra gli 0/19 anni; il 46,5% ha un’età compresa tra i 25/44 anni; il 2,4% ha un’età compresa tra i 65/90+ anni. Le etnie più numerose sono quella rumena ( il 40,5%), quella albanese ( il 13,5%) e quella marocchina ( l’11%).
“Io non credo – ha proseguito l’assessore – che esista un modello di città multiculturale uguale per tutti, che possa essere utilizzato anche per Cremona: è la città stessa che in base alla sua storia, il suo passato più o meno recente, e soprattutto il sentire dei suoi cittadini vecchi e nuovi, deve costruire un proprio modello per essere dinamica e flessibile, capace di progredire tenendo sotto controllo le forme di discriminazione che accompagnano, da sempre, i processi migratori, gli atteggiamenti di allarmismo, chiusura o pregiudizio nei confronti degli stranieri”.
“Sul tema dell’integrazione – ha proseguito l’assessore – ci siamo mossi in tre ambiti: la partecipazione come mezzo per promuovere l’integrazione dei cittadini di paesi terzi; il coinvolgimento della società ospitante nel processo di integrazione; l’accesso degli immigrati alle istituzioni e servizi pubblici e privati su un piede di parità con i cittadini nazionali”.
Infine l’assessore Luigi Amore ha tenuto a sottolineare la necessità di una diversa politica dell’accoglienza a livello nazionale ed europeo, rispettosa dei diritti umani, del fatto che le persone devono lasciarsi accogliere, in quanto esistono dei doversi oltre che dei diritti, e della necessità che vi sia un dialogo tra le diverse associazioni perché l’ascolto nelle differenze è fondamentale.
Nel richiamare l’art. 3 della Costituzione che afferma che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali” il Comune di Cremona sottoscrivendo questa intesa intende mantenere una costante attenzione al problema dell’intolleranza e del razzismo attivando anche gli strumenti più adeguati per monitorarne i fenomeni.
Per potenziare e rafforzare le azioni di sistema di ambito cittadino e provinciale finalizzate alla prevenzione ed al contrasto di qualsiasi forma di discriminazione già intraprese dalle Amministrazioni, nel luglio 2012 è stato approvato uno specifico protocollo d’intesa tra l’Ufficio Nazionale per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica (Unar) del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Lombardia.
Con lo stesso obiettivo è stato sottoscritto anche un protocollo di intesa tra l’Unar, la Provincia di Mantova, il Comune di Mantova e l’Associazione Articolo 3 – Osservatorio sulle discriminazioni, da cui deriva l’istituzione in seno all’Osservatorio Articolo 3 dello Sportello antidiscriminazioni quale Nodo territoriale in Lombardia nell’ambito della Rete Nazionale Unar per il contrasto e il monitoraggio dei fattori di rischio delle discriminazioni su base etnica o razziale.
Il Comune di Cremona con il concorso di altri enti territoriali e soggetti istituzionali, eventualmente coinvolti coordinerà le attività ed i servizi svolti dalle agenzie pubbliche e private di settore, eventualmente già esistenti ed attive a livello locale, in modo da valorizzarne la capillare diffusione e favorire la sensibilizzazione verso le potenziali vittime di discriminazioni.
La rete territoriale, in sinergia con il Nodo territoriale di Articolo 3 e con le altre antenne territoriali che saranno in futuro istituite, svolgerà, così come previsto nella bozza del protocollo di intesa di cui trattasi, i seguenti compiti:
1. coordinamento delle attività e dei servizi delle agenzie di settore che operano sul territorio per valorizzarne una ramificata diffusione e facilitare la condizione di prossimità e di protezione nei confronti delle potenziali vittime di discriminazioni;
2. trattamento delle segnalazioni di fenomeni discriminatori secondo quanto previsto dal protocollo di intervento che sarà redatto di comune accordo con il Nodo territoriale UNAR Articolo 3;
3. elaborazione di strumenti per il monitoraggio, l’analisi ed il contrasto legale di qualsiasi fenomeno discriminatorio ricadente nell’ambito di applicazione del presente protocollo d’intesa;
4. raccolta di dati, elaborazione e analisi degli stessi, tale da consentire la più efficace raccolta, lettura ed elaborazione dei dati concernenti il fenomeno sul territorio provinciale;
5. ricerca e studio sul fenomeno del razzismo e delle altre forme di discriminazione, a livello provinciale, regionale e nazionale.
Terminata la cerimonia in Sala Giunta, è stata inaugurata la mostra del pittore mozambicano Malé, ospitata nella Sala dei decurioni di Palazzo Comunale (la mostra rimane aperta sino al 30 marzo, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 18, la domenica dalle 10 alle 17). Tra le altre iniziative promosse, da segnalare sabato 22 marzo, alle 11,00, l’inaugurazione della nuova sede del Centro Culturale islamico “La Spernza” in via San Bernardo, 47, quindi, lunedì 24 marzo, alle 21, al teatro Filo, del film di Andrea Segre “La prima neve” (l’ingresso è gratuito).
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