Buone novità per chi sceglie la cedolare secca
Egregio Direttore,
Il recente Decreto-casa del Governo abbassa dal 15 al 10% l’aliquota per la cedolare secca sui canoni concordati per gli anni d’imposta dal 2014 al 2017. Ad esempio, chi incassa 4mila euro d’affitto annui pagherà 400 euro di tassa secca al posto di Irpef, addizionali, bolli e imposta di registro. La nuova cedolare al 10% si applica solo ai contratti a canone concordato, regolamentati da appositi Accordi Territoriali siglati dai sindacati degli inquilini e dei proprietari nei Comuni ad alta tensione abitativa, tra cui Cremona, che ha rinnovato l’Accordo il 24 giugno del 2010 a firma di Uppi, Appe, Appc, Sunia e Uniat.
Ricordiamo che, grazie a questo Accordo, nella nostra città gli affitti “convenzionati” sono perfettamente in linea con i valori di libero mercato che, con la pesante crisi economica, negli ultimi tempi si sono notevolmente abbassati. Ai contratti cosiddetti liberi, cioè di quattro anni più quattro, si applica la cedolare secca al 21%. Se vuole pagare il 10% il proprietario deve risolvere il contratto e stipularne uno nuovo a canone concordato, previa verifica del canone con i parametri fissati nell’Accordo Territoriale.
Altro vantaggio a Cremona è l’Imu agevolata: per i contratti convenzionati il Comune di Cremona ha abbassato l’aliquota dallo 0,98 allo 0,52%. Nel 2014 avremo anche la Tasi. Se il Comune di Cremona ridurrà anche la Tasi, la fascia contrattuale a canone concordato sarà ancora più vantaggiosa per inquilini e proprietari. Ricordiamo inoltre che le agevolazioni fiscali sui contratti concordati sono applicate anche agli inquilini, secondo il loro reddito.
Il Segretario Provinciale Uppi Cremona Rossella Bazzi