Cronaca

Tunisino in escandescenze, tensione in zona via Cadore Condannato a un anno e sei mesi

AGGIORNAMENTO – Un tunisino di trent’anni è stato arrestato e condannato a un anno e sei mesi (resistenza e lesioni personali) dopo i momenti di tensione vissuti in zona via Cadore nella notte tra giovedì e venerdì. Urla e aggressioni verbali nei confronti dei passanti, ma anche violenza con sassi contro le finestre indirizzati alle persone affacciate. Tutto è accaduto attorno alle 22. Un cittadino a passeggio con il proprio cane, in particolare, è stato preso di mira (aggredito verbalmente) nell’area di via Bella Rocca-via Tedaldi Fores.
In pochi minuti gli schiamazzi hanno attirato l’attenzione degli abitanti della zona, molti dei quali si sono affacciati alle finestre o sono scesi in strada per vedere cosa stava accadendo e per cercare di riportare la situazione alla calma. Secondo testimonianze sono stati lanciati anche sassi contro le finestre. L’uomo finito in arresto, sempre secondo testimonianze, era inizialmente in compagnia di un’altra persona, che a un certo punto si è però allontanata.
Le manette, dopo l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile al comando del maresciallo Eugenio Ferro, sono scattate per un tunisino 30enne residente in città. E’ stato accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate e continuate: alla vista di una pattuglia arrivata dopo una chiamata al 112 – fanno sapere dal comando – l’uomo, sotto l’effetto di sostanze alcoliche, ha rivolto ai carabinieri frasi oltraggiose e minacce di morte e ha poi sferrato calci quando i militari hanno proceduto con le operazioni di identificazione. A fatica il tunisino è stato bloccato e condotto in caserma. Conseguenze fisiche per i militari (prognosi di quattro e sette giorni).
In giornata si è svolta la direttissima in tribunale. L’uomo – con svariati precedenti penali a carico, fanno sapere dal comando – è stato condannato a un anno e sei mesi con rito abbreviato ed è stata decisa l’applicazione degli arresti domiciliari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...