Quartiere Po, ancora tanti problemi Serve una riqualificazione a 360º
Foto: Matteo Tomasoni
Nonostante in questi anni non siano mancati gli interventi da parte del Comune, sono ancora molte le problematiche del quartiere Po. A segnalarle è l’ex rappresentante del Comitato spontaneo, Matteo Tomasoni (membro dell’Associazione consumatori di Cremona). E’ una riqualificazione a 360 gradi quella di cui avrebbe bisogno un quartiere che è sempre stato considerato come uno dei più belli della città, ma che purtroppo versa nella trascuratezza sotto molti aspetti.
Tra le criticità principali la necessità di riqualificare il parco Sartori, dalla risistemazione della recinzione, che in molti punti appare divelta, alla sistemazione dei giochi per i bambini, fino alla risistemazione e verniciatura delle panchine del parco, che erano state già sistemate dal Comitato nel 2010 ma che, secondo Tommasoni, avrebbero bisogno di un restyling.
Altra zona in cui sarebbe necessario un intervento è il Parco al Po, che da tempo vive in una situazione di trascuratezza. “ I due ponticelli in legno della pista ciclabile a fianco del Bocciodromo versano in uno stato di forte degrado e pericolosità – spiega Tomasoni. Sarebbe buona cosa mettere in campo un’opera rapida di risanamento. La stessa opera di manutenzione e riparazione è necessaria alle staccionate e cancelletti a lato dei parchi”. Per non parlare della fonte Padus, che versa in uno stato di grande trascuratezza e comunque si trova in una posizione non comodamente accessibile”. Sempre in quella zona c’è l’annosa questione delle Colonie Padane: “Sarebbero da pulire, bonificare e chiudere gli accessi al piano terra, nelle strutture non utilizzate. Bisognerebbe poi riverniciare le panchine, che sono tutte scrostate”.
Anche la questione viabilistica avrebbe bisogno di essere presa in considerazione: sarebbe necessario procedere al completamento di alcuni tratti di strade e marciapiedi, particolarmente dissestati: «Via Arenili (ultimo tratto da via Vittori), via Chiese (marciapiedi Cristo Re), via Ciria, via Lugo (marciapiedi), via Mella (marciapiedi Cristo Re), via Mincio (tra via Adda e via Ticino), via Oglio, via Vittori (completare il marciapiede Burchielli – Portinari del Po)” elenca Tomasoni. “Si dovrebbe inoltre installare un semaforo ciclopedonale a chiamata in via Portinari del Po, di fronte a via Fulcheria, per rendere più sicuro l’attraversamento pedonale. Allo stesso modo ci vorrebbe un salvagente illuminato dove c’è il passaggio pedonale di fronte a Cristo Re”. A vantaggio della sicurezza stradale, occorre “rendere operativo il progetto viabilistico riguardante i nuovi sensi unici, inserire delle zone a 30 km orari, nonché incrementare le piste ciclabili”. In particolare le vie che avrebbero bisogno di maggior attenzione alla mobilità ciclistica sono: via Trebbia, dall’incrocio con via Massarotti a via Ciria fino al sottopasso di via Eridano; dalle Colonie Padane a via del Sale, con collegamento alla pista ciclabile di via dei Navaroli; in via Ciria nel tratto tra viale Po e via Toti; in via dei Pescatori, in via Arenili, in via Portinari del Po e in largo F. Moreni.
Non mancano infine segnalazioni sulla necessità di “potenziare l’illuminazione, in particolare agli incroci, negli attraversamenti pedonali e nelle zone a verde. Quest’ultime avrebbero anche bisogno di una maggior cura, con ripiantumazione di alberi mancanti, “specialmente nelle vie: Chiese (4), Fulcheria, Mella (2), Mincio, Navigatori Padani, Oglio, Olona, Paolucci de Calboli (2), Porto (3), Serio (11), Ticino (2), Enrico Toti (4) , parco Maffo Vialli (circa 20)” conclude Tomasoni.
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