Cronaca

Bus Km, in due anni crollo dei passeggeri 81mila biglietti venduti in meno

Diminuzione secca di 81mila biglietti vendiuti per i bus  urbani, tra 2011 e 2013 e calo di di 1600 abbonamenti nello stesso periodo. Sono i numeri più eclatanti dei problemi del trasporto pubblico cittadino, gestito da Km. Dati da ridimensionare in parte tenendo conto del taglio dei finanziamenti regionali per il Tpl, avvenuti tra 2010 e 2013, con conseguente diminuzione dei chimoletri percorsi, anche se poi da luglio, con la gara provinciale, i chilometri originari sono stati ripristinati. Ma gli effetti di questi maggiori stanziamenti avvenuti nella seconda metà dell’anno non sono ancora stati rendicontati e così il bilancio di Km all’altezza del 2013 appare pesantemente negativo. Tra 2011 e 2013 – si legge nella risposta dell’assessore Francesco Zanibelli ad una interrogazione di Alessia Manfredini, Pd – si è passati dai 232mila biglietti venduti a 151mila; e da 6.505 abbonamenti ad appena  4.865.

Le linee più frequentate – prima che entrassero in vigore le nuove denominazioni –  sono la numero 3, la 4 e la 2, con un massimo di 1269 persone salite sulla 3 in un giorno feriale medio. Complessivamente i saliti su tutte le tratte, nella stessa giornata – tipo considerata sono 6049. Male l’andamento delle due navette che facevano la spola tra aree esterne e centro (e difatti sono state cancellate). la navetta A, ad esempio, collezionava appena 250 passeggeri, mentre la B 319. Sono quelle che vengono definite “corse critiche”, cioè che rappresentano un passivo troppo elevato per l’azienda nel rapporto costo/introiti. “Ad oggi – specifica Zanibelli – non si dispone ancora di dati relativi al passeggeri saliti col nuovo servizio; il contratto però prevede che venga fornito dalla ditta almeno un rilievo ogni anno relativo ai saliti/discesi”.

I conti aziendali: il bilancio 2013 di KM non è ancora stato chiuso, lo sarà però entro il 30 aprile. L’utile di esercizio 2011 è stato di 21.695 euro; e di 24.400 nell’anno successivo. Il Comune ha compensato i minori stanziamenti regionali incrementando ogni anno, dal 2010 ad oggi, le risorse. Dai 230mila euro si è passati a quasi 363mila.

Il parco mezzi. Sono 43 i mezzi a disposizione di Km, 18 dei quali, i più vecchi, vengono tenuti di riserva. Gli altri 25 sono utilizzati ordinariamente; 7 sono a metano, di cui tre minibus lunghi 6 metri, di recente immatricolati; gli altri funzionano a gasolio “pulito” gecam.

La risposta all’interrogazione spiega anche come mai è stato interrotto il servizio a chiamata, già sperimentato anni fa e ripristinato la scorsa estate con l’orario ridotto. “Purtroppo l’utenza del comune di Cremona ha dimostrato da subito di non gradire questo tipo di servizio, anche forse per la difficoltà di modificare abitudini consilidate”, spiege Zanibelli. Per esempio, ad agosto 2013 sono stati effettuati appena 10,41 viaggi al giorno e complessivamente nell’intero mese, 324.

Giuliana Biagi

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