470mila euro per i varchi, Zanibelli: "Contratto capestro di chi ci ha preceduto"
I varchi elettronici nel 2014 costeranno al Comune 470mila euro, da pagare ad Aem, a cui è affidata la gestione del sistema di videocontrollo degli accessi al centro storico. Al passaggio del veicolo la telecamera registra il numero di targa e lo invia al sistema di controllo della Polizia Municipale che verifica se il mezzo è autorizzato ad accedere da quel varco. Nel caso non lo sia, il proprietario riceve a casa la sanzione.
Vi sono due differenti tipi di varchi, in città. Quelli sempre attivi, ossia in funzione 24 ore su 24, sono situati in: corso Mazzini (angolo via S. Barbara), corso Mazzini (angolo piazza Roma), largo Boccaccino (angolo corso XX Settembre), via Beltrami (angolo via Platina), via Sicardo (angolo via Platina). Vi sono poi quelli attivi a fasce orarie, con telecamere in funzione tutti i giorni dalle 19 alle 9, il mercoledì fino alle 15 e sabato e festivi 24 ore su 24. Sono collocati in: via Verdi (angolo piazza Stradivari), via C. Battisti (angolo via Manzoni), piazza Roma (angolo via S. Filippo).
Quando il varco è spento (lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 19 e il mercoledì dalle 15 alle 19) è possibile quindi accedere da questi tre varchi anche senza autorizzazione e circolare secondo direzioni e percorsi stabiliti.
Il Comune dovrà inoltre versare ad Aem altri 30mila euro per il servizio di segnaletica stradale.
Come mai una spesa così elevata? Lo spiega l’assessore Francesco Zanibelli, che pone l’attenzione su una situazione che si protrae da anni, “ereditata dalla precedente amministrazione, che con Aemcom ha stipulato quello che io definisco ‘un contratto capestro’, in quanto è molto oneroso per l’amministrazione comunale, che ogni anno deve sborsare 500mila euro per la gestione dell’infrastruttura e il mutuo per il suo ammortamento. Credo sia assurdo vincolare un Comune a portare avanti un contratto di questo tipo per 10 anni, in un settore mutevole come quello della tecnologia, dove ogni anno escono novità. Un contratto come questo, inoltre, proprio a causa della sua onerosità, ci vincola impedendoci di mettere in campo altre cose nel settore mobilità. Avevo diversi progetti in mente, tra cui l’utilizzo del telepass per la gestione dei permessi in Ztl, ma con questo esborso annuo obbligato non è possibile mettere in campo ulteriori investimenti. La precedente amministrazione, con questo contratto, ha vincolato noi e coloro che amministreranno nella prossima tornata elettorale, lasciando una pesante eredità”.
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