Politica

Elezioni comunali, anche un romeno candidato a supporto del leghista Zagni

Nelle foto, Marin e Zagni (con accanto la parlamentare Comaroli e Melega della lista civica)

Anche un 43enne di origine romena sarà in lista a supporto della candidatura a sindaco di Cremona del leghista Alessandro Zagni. Un esempio di “immigrazione positiva”, questa la definizione della lista civica Cremona Libera con Zagni, che ha annunciato in mattinata attraverso una nota l’adesione di Cornelio Marin, nato a Bucarest nell’aprile del 1970. “La lista d’unione civica Cremona Libera con Zagni – si legge nella nota – concretizza il concetto espresso di recente dal proprio candidato sindaco, in ordine all”immigrazione positiva’ da contrapporre all”immigrazione negativa’. Un esempio di questa discriminante chiarificatrice e dirimente viene data da un nuova qualificata adesione alla lista medesima, esempio d’immigrazione volonterosa, rispettosa delle regole e ricettrice di stima”. L’adesione è quella di Marin: “Origine romena, in Italia da quasi vent’anni, ha lavorato per quindici anni presso la Tenuta Boscone, agriturismo molto noto posto nel Parco Adda Sud. Nella Tenuta Boscone ha svolto per nove anni il ruolo di direttore. Quindi si è messo in proprio gestendo un locale a Pizzighettone. Poi è passato al settore della sicurezza e vigilanza privata, dove attualmente opera con soddisfazione quale agente commerciale”.

Marin è “un esempio vivente d’integrazione riuscita, un esempio gratificante per tutti”, si legge ancora. Sottolinea Cremona Libera con Zagni: “Egli condivide il fatto che i flussi migratori vadano gestiti con rigore e gradualità. Ed è convinto che le persone che vengono nel nostro Paese, solo per  delinquere, vadano rispedite risolutamente nel posto dal quale sono partite. E pensa che tutti dovrebbero valorizzare l’immigrazione positiva e combattere quella negativa, quella cioè che si muove senza criterio e senza rispetto delle regole civili, e che va a produrre lacerazioni e mortificazione a danno delle brave persone, italiane da sempre o giunte qui da poco. E ritiene che le politiche d’integrazione vadano attuate col cuore e con la testa. Senza la razionalità, infatti, il cuore si sfascia. Ed il degrado non può  che avanzare”.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

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