Finanza, scoperti 58 maxievasori E lente puntata su false cooperative
Sopra, il colonnello Ghiraldini e il tenente colonnello Zarro (foto Francesco Sessa)
AGGIORNAMENTO – Scoperti 58 evasori totali o paratotali. Messe in campo azioni di contrasto alle truffe nel fotovoltaico e all’evasione internazionale. E nel mirino è stato posto anche il fenomeno delle false cooperative. Bilancio di un anno per la guardia di finanza della provincia di Cremona. “Numeri importanti, nel tempo la qualità ispettiva è migliorata”. E’ l’introduzione del colonnello Alfonso Ghiraldini, comandante provinciale. Nel 2013, in generale, nei diversi comparti, si parla di 1787 interventi, con verbalizzazione di 2411 soggetti, di cui 2022 a fini amministrativi, 10 arrestati, 379 denunciati; 1782 le violazioni riscontrate, di cui 165 a carattere penale e 1453 a carattere amministrativo.
I finanzieri (tra nucleo di polizia tributaria, compagnia di Cremona e tenenza di Crema) hanno denunciato 162 contribuenti ritenuti responsabili di reati fiscali (58 gli evasori totali o paratotali) e richiesto sequestri di beni per più di 287 milioni di euro. Ben 451 le attività ispettive, che hanno portato a contestare fatture per operazioni inesistenti per 635 milioni e a recuperare a tassazione oltre 516 milioni di imponibile per imposte dirette e 116 milioni di Iva. Tra i casi, quello di quattro romeni titolari di tre società cremasche di commercio all’ingrosso che secondo la finanza hanno occultato ricavi per più di 5 milioni di Iva (sequestro di beni per 1,9 milioni). Oppure quello di un rivenditore cremonese di auto di importazione: si parla di 9 milioni di ricavi e 1,9 milioni di Iva occultati con una società “cartiera”.
CITTADINO SEGNALA, RISTORANTE ETNICO INCHIODATO
Significativa l’azione messa in campo dopo la segnalazione di un cittadino al 117 circa un ristorante etnico del capoluogo che emetteva scontrini non fiscali: la verifica ha fatto emergere un occultamento di ricavi per 2 milioni e il mancato versamento di 200mila euro di Iva. Ghiraldini: “Importante la collaborazione con i cittadini”.
Verifiche fiscali eseguite anche su 18 professionisti (tra medici, veterinari, consulenti aziendali, ingegneri), 3 dei quali risultati evasori totali o paratotali, con ricavi occultati per un milione e 100mila euro.
Deciso il contrasto ai fenomeni di frode fiscale. Da ricordare le note indagini “Oro rosso” (frode Iva nel settore dei metalli ferrosi) e “Odisseo” (false cooperative e consorzi, beni per oltre 22 milioni confiscati al principale indagato).
SOTTO LA LENTE LE FALSE COOPERATIVE
Nel mirino delle fiamme gialle il fenomeno delle false cooperative di produzione e lavoro. Diversi militari sono impegnati in attività investigative “le cui prime risultanze – come si legge nella sintesi del bilancio operativo 2013 per la stampa – confermano l’elevato rischio di consistenti frodi fiscali. Sotto la lente ben 14 consorzi e 70 cooperative, per un totale di migliaia di lavoratori amministrati”. Delineando il fenomeno, che va oltre i confini provinciali, il colonnello Ghiraldini ha spiegato durante l’incontro con i giornalisti: “Imprenditori sfruttano il modello della cooperativa” per intascare denaro. Quando queste cose vengono alla luce spesso, però, “la conseguenza più apprezzabile – ha aggiunto il comandante provinciale – è che le aziende comittenti decidono di interrompere i rapporti con le cooperative e, per non bloccare la produzione, di assumere a tempo indeterminato i lavoratori prima gestiti dalle cooperative”.
EVASIONE INTERNAZIONALE, I FURBETTI DEL “PACCHETTO FISCALE”
Sul fronte dell’evasione internazionale è in corso un’indagine (denominata “Astrea”) che coinvolge diverse aziende e ha individuato un professionista milanese che secondo quanto ricostruito dai finanzieri offriva un vero e proprio “pacchetto fiscale”, con sottroscrizione di “derivati” posti sul mercato da società ad hoc residenti in zone franche e privi della normale componente di rischio perché con risultato di speculazione finanziaria deciso a tavolino. In poche parole, ci sarebbe stata una perdita nel primo anno e nel secondo, invece, ci sarebbe stato un utile con dividendi sostanzialmente non tassabile. Dai primi elementi sembra emergere un’evasione di oltre 100 milioni.
SCONTRINI, CANONE RAI E LAVORO
Ma ci sono anche episodi di minore entità, sintomatici e in alcuni casi curiosi. Come l’individuazione di 14 attività commerciali che nell’ultimo quinquennio avevano emesso soltanto 4 scontrini, per le quali è stata imposta la chiusura. Per altre 16 attività è scattata la segnalazione all’Agenzia delle entrate per l’adozione del provvedimento di chiusura obbligatoria. 2994 nel corso del 2013 i controlli sugli scontrini fiscali negli esercizi pubblici, con una percentuale di irregolarità pari al 35,7 per cento per cento. Quarantotto titolari di pubblici esercizi sono stati inoltre multati per il mancato pagamento del canone Rai, per una somma complessiva di 15mila euro.
Sono stati invece 38 i controlli in materia di “sommerso da lavoro” (25 con irregolarità). In tutto individuati 321 lavoratori irregolari o in nero, con contributi non versati e ritenute fiscali non operate su 5 milioni di emolumenti erogati.
LE TRUFFE SUGLI INCENTIVI PER IL FOTOVOLTAICO
Altro fronte importante su cui si concentra l’attenzione della guardia di finanza è quello degli incentivi pubblici per la produzione di energia con fonti alternative come biomasse o pannelli fotovoltaici. L’attività in questo settore è stata delineata durante la conferenza stampa dal tenente colonnello Gianfranco Zarro, comandante del nucleo di polizia tributaria. Un’indagine ha messo in luce una società cremonese specializzata nell’installazione di fotovoltaico che con falsa documentazione aveva dichiarato il completamento e l’entrata in funzione di un impianto per consentire al committente di beneficiare di incentivi per oltre 5,6 milioni, di cui 62mila già percepiti. Una seconda indagine ha invece accertato, “in capo a due società cremasche – si legge nella sintesi del bilancio per la stampa – l’indebita richiesta, sempre mediante falsa documentazione attestante impianti diversi da quelli effettivamente realizzati, di incentivi nazionali per oltre 71 milioni. Sul fronte delle entrate la verifica fiscale si è invece conclusa con il recupero a tassazione di 17 milioni di euro”. Oltre alla perdita dei contributi, sono partite denunce per truffa aggravata ai danni dello Stato.
COLLABORAZIONE CON ENTI LOCALI: VERIFICHE SU AGEVOLAZIONI ECONOMICHE
Sempre in materia di tutela della spesa pubblica (grande capitolo che si affianca alla tutela delle entrate, quest’ultimo composto dalle verifiche in materia di evasioni e frodi fiscali) risulta importante la collaborazione con gli enti locali sull’analisi delle posizioni di soggetti beneficiari di prestazioni sociali agevolate. “Nel corso dell’anno sono stati effettuati 56 controlli di cui 32 nei confronti di cittadini segnalati direttamente dai Comuni di Cremona, Casalmaggiore, Pieve San Giacomo, Bagnolo Cremasco, Vaiano Cremasco e Vescovato, con una percentuale di irregolarità di quasi il 60 per cento. Le prestazioni sociali illecitamente percepite ammontano ad un totale di oltre 20mila euro”, hanno fatto sapere dal comando. Ghiraldini: “La collaborazione con gli enti locali è efficace”. Due casi ricostruiti dalle fiamme gialle sono stati descritti nella sintesi del bilancio per i giornalisti: “Un avvocato cremonese ha ottenuto nel 2009, per i due figli, un contributo per le rette asilo nido di complessivi 5.700 euro nonostante dalle indagini bancarie siano emersi ricavi non dichiarati per oltre 86mila euro. Una commerciante cremonese ha ottenuto un contributo di oltre 2.500 euro per rette asili nido e ristorazione scolastica ma le indagini bancarie hanno svelato l’occultamento di ricavi per oltre 50mila euro”.
Rientrano nel capitolo della tutela del mercato di beni e servizi le note inchieste “Demetra” (organizzazione criminale dedita all’usura e alla frode fiscale con legami con mafia calabrese) e “Domus” (truffe sui mutui bancari con compravendite fittizie di immobili).
I PATTUGLIAMENTI E IL CONTRASTO ALLA DROGA
“Diventato uno strumento fondamentale il servizio di pubblica utilità 117”, hanno sottolineato dal comando. Inoltre “nel corso dell’anno passato – si legge nella sintesi del bilancio dell’attività – sono state impiegate 1.460 pattuglie automontate che hanno presidiato il territorio sotto il profilo economico ma, ancor più, coadiuvato i colleghi delle altre forze di polizia nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, anche nell’ambito di interventi coordinati e disposti con ordinanze del questore di Cremona. Sono stati effettuati 20 controlli nei confronti di esercenti presso i quali sono installati gli apparecchi slot-machine, riscontrando violazioni alla normativa in 7 casi, di cui 2 a carattere penale, e sottoponendo a sequestro 1 pc”.
“Si segnalano – infine – il sequestro di 1.136 grammi di sostanza stupefacente tipo hascisc e marijuana, 38 grammi di cocaina, 29 grammi di eroina, l’arresto di 4 persone e la denuncia di altre 6 soggetti. In 4 occasioni sono stati effettuati interventi con le unità cinofile antidroga della guardia di finanza di Brescia, presso istituti scolastici di Cremona a tutela degli alunni frequentatori. In un caso è stato segnalato al prefetto un 16enne trovato in possesso di 4,33 grammi di hascisc”.
Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it
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