Ludopatia, la proposta socialista In provincia 350 casi conclamati
foto Francesco Sessa
A metà della campagna “elettorale” per il candidato sindaco di centro-sinistra, il socialista Paolo Carletti ha piazzato un’iniziativa rivelatrice del taglio pragmatico del suo programma. Si è parlato di ludopatia lunedì pomeriggio a SpazioComune, ospite il segretario nazionale del PSI, senatore Riccardo Nencini. Il leader socialista ha fornito, per definire meglio la profondità del fenomeno, qualche dato sintetico. Stima, infatti, che il bacino dei coinvolti, direttamente ed indirettamente, nella dipendenza e nei suoi effetti rappresenti il 10% della popolazione. Per converso, ha precisato, gli interessi coinvolti presentano un “fatturato” di 10 mld di Euro prerogativa dei 14 “big” che si spartiscono il mercato italiano del gioco. Il PSI, consapevole della gravità degli effetti sociali prodotti dalla dipendenza, ha posto nelle priorità della propria azione parlamentare l’esigenza ineludibile di contrastarne le ricadute. Attraverso provvedimenti legislativi che, attraverso una regolamentazione contenitrice, arrivino ad una azione di contrasto e di limitazione. Già nel corso della presente Legislatura deputati e senatori socialisti hanno, con la collaborazione di Sel e del Movimento 5 Stelle, presentato precise proposte.
Ha preso poi la parola Gianpaolo Rossi, membro della Consulta del Ministero della Salute per le tossicodipendenze e l’Aids, nonché operatore dell’ASL di Cremona, presentando un quadro del fenomeno nella realtà cremonese. Tale fenomeno presenta, a tutt’oggi, un dato impressionante di accessi al servizio istituito a Cremona. Si tratterebbe, ovviamente solo per quanto si riferisce al bacino tradottosi in richiesta di assistenza, di 350 casi; che coinvolgono un retroterra famigliare e relazionale veramente significativo. Le “macchinette” non hanno niente del profilo ludico del gioco tradizionale. Ma costituiscono una macchina che stritola l’equilibrio psichico, l’esistenza, i rapporti relazionali ormai di una larga fascia di popolazione. E’ importante e significativo che il candidato socialista abbia collocato tale problematica nella priorità del proprio programma, perché anche le istituzioni locali, come lo Stato e la Regione, sono chiamate ad intervenire con decisione e prontezza.
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