Due morti per un sorpasso azzardato Quattro anni all'imputato
Quattro anni di reclusione e quattro anni di sospensione della patente. Così ha disposto il giudice Pierpaolo Beluzzi nei confronti di Erlind Qarri, albanese, a processo per omicidio colposo. Lo spaventoso incidente stradale in cui erano morti i due giovani a bordo con l’imputato risale alla mattina dell’11 febbraio del 2011 su un tratto rettilineo della Paullese, in località Barbuzzera, a pochi metri dalla rotatoria per Dovera. Qarri era al volante di una Mercedes che da Crema viaggiava in direzione Milano. Insieme a lui c’erano due suoi connazionali, Ioana Tomsa e Ionut Dinca, 18 e 19 anni, romeni residenti a Lodi. La Tomsa era residente a Lodi Vecchio ed era molto conosciuta nella comunità romena cittadina. A causa di un sorpasso azzardato e a forte velocità, l’albanese si era scontrato frontalmente con la bisarca di un autoarticolato che procedeva in direzione opposta e con altre due vetture che la seguivano, una Fiat Punto e una Opel Astra. I due giovani sulla Mercedes erano stati sbalzati dall’abitacolo e per loro non c’era stato nulla da fare. La giovane, che sarà identificata solo ore dopo, era morta sul colpo. Nel tremendo scontro erano rimaste ferite tre persone, gli occupanti delle due auto coinvolte. Durante gli accertamenti della polizia stradale di San Donatio Milanese, intervenuta sul posto insieme ai carabinieri di Crema e ai vigili del fuoco, era emerso che Qarri non era sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. Per l’imputato, il pm onorario Paolo Tacchinardi aveva chiesto due anni di reclusione, ma il giudice ha raddoppiato la pena. Nel processo non c’era la parte civile. I familiari delle due vittime erano stati già risarciti e di conseguenza avevano revocato la costituzione di parte civile. L’imputato, assente in aula, era difeso dall’avvocato Micol Parati che non ha mai avuto occasione di incontrare il suo cliente.
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