Acqua, Rifondazione: "Impedire remunerazione del capitale in tariffe"
Una lettera aperta sta arrivando in questi giorni sulle scrivanie dei sindaci della nostra Provincia: missiva in cui si chiede di trovare una soluzione per contrastare la reintroduzione della remunerazione del capitale investito nelle tariffe del servizio idrico. Mittente è Celestina Villa, segretaria della federazione di Cremona del partito di Rifondazione comunista. “Ancora una volta siamo davanti ai soliti tristi inaccettabili modi di aggirare l’ostacolo tipicamente italiani – evidenzia Villa -. Ancora una volta non si tiene conto del voto di 27 milioni di italiani e credendo che tutti siano imbecilli, distratti o incompetenti, con un semplice cambio di nome si reintroduce nella tariffa del servizio idrico la renumerazione del capitale investito, chiamandola “oneri finanziari”, così i cittadini che hanno deciso che non si può speculare sul bene/diritto più prezioso e vitale che abbiamo, si troveranno a dover pagare un costo non solo cassato da un referendum, ma anche ritenuto illeggittimo da una sentenza del Consiglio di Stato”. A questo proposito si chiede a tutti i sindaci “di intervenire con atti formali sul Governo, sul Parlamento e sull’ Autorità per l’energia per far sì che il piano tariffario idrico 2014-2015 venga rivisto con l’azzeramento degli “oneri finanziari” a carico dei cittadini”. Celestina Villa interviene quindi anche contro il problema dei distacchi delle utenze, chiedendo ai sindaci di intervenire al fine di “non permettere il drastico distacco delle utenze, ricercando le soluzioni più idonee per sanare le morosità”.
LA LETTERA
Egregi Signori Sindaci,
sono passati due anni e mezzo dal referendum con cui 26 milioni di italiani hanno dichiarato che il servizio idrico integrato deve avere una gestione totalmente pubblica e non deve perseguire logiche di profitto mercantile. Ora lo scorso 27 dicembre l’Autorità per l’energia, approvando il piano tariffario idrico 2014-2015, in maniera più che truffaldina ha riproposto quanto il referendum aveva abolito.
Così, praticando l’ignobile gioco delle tre carte, ha camuffato sotto la denominazione “oneri finanziari” i profitti da garantire in bolletta.
Chiediamo a tutti Voi di intervenire con atti formali sul Governo, sul Parlamento e sull’ Autorità per l’energia per far sì che il piano tariffario idrico 2014-2015 venga rivisto con l’azzeramento degli “oneri finanziari” a carico dei cittadini. Inoltre non è tollerabile che a famiglie già in sofferenza economica per la pesante crisi in essere, che sta colpendo ormai non solo i ceti popolari ma anche i ceti medi che accumulano morosità nel pagamento delle bollette, vengano operate da parte delle Aziende erogatrici riduzioni di flussi o ancor peggio il distacco delle utenze di acqua, luce e gas.
Nessun motivo può giustificare simili privazioni di beni comuni indispensabili. Non si possono aggiungere disagi a chi è già, non per sua volontà, disagiato. Disagi che in assenza parziale o totale di riscaldamento ed acqua possono fra l’altro compromettere la salute in particolare di anziani, bambini ed ammalati.
Ci si permette di ricordare, soprattutto alle Spa, che l’articolo 2 della nostra Costituzione riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
A tal riguardo si auspica un costante monitoraggio, per non permettere in nessun caso il drastico distacco delle utenze, ricercando in accordo con le Aziende erogatrici le soluzioni più idonee per sanare le morosità maturate, non sottovalutando, fra l’altro, la possibilità di stanziare maggiori risorse nel bilancio comunale da destinare a queste emergenze.
Nella certezza della Vostra attenzione e ancor più nella certezza che vorrete intervenire al riguardo per far rientrare il truffaldino piano tariffario 2014-2015 per l’acqua e operare al meglio per garantire a tutti i cittadini il soddisfacimento dei bisogni essenziali, restando a vostro fianco e a disposizione per ogni azione tesa a garantire l’attuazione dei diritti costituzionali per tutti i cittadini, si porgono distinti saluti.
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