Termina l'accordo con Aem: da lunedì 40 famiglie a rischio distacchi delle utenze
Da lunedì 40 famiglie saranno a rischio di distacco delle utenze. Termina infatti il periodo di validità della convenzione stipulata tra Aem e Comune di Cremona in cui era stata stabilita la sospensione dei distacchi. “Per queste persone stiamo valutando le varie situazioni, in modo da poter intervenire per tempo ed evitare così i tagli” ha evidenziato l’assessore ai servizi sociali Luigi Amore nel corso della Commissione servizi alla persona. “A conti fatti dovrebbero verificarsene solo 3 o 4”. A questo proposito entro fine febbraio sarà istituito il Fondo di solidarietà, per il quale il Comune stanzierà 25.000 euro, lanciando poi un appello al mondo del privato: “Chiunque potrà incrementare il fondo: l’obbiettivo è riuscire a raccogliere altri 80-90mila euro, arrivando a ottobre 2014 ad aver sanato tutte le situazioni di morosità incolpevole”. Un altro dato rilevante è quello del numero complessivo degli inquilini morosi: si parla di circa 550-600 famiglie, anche se per 250 si tratta di morosità al di sotto dei 300 euro.
Attualmente le utenze già tagliate sono 40: “Alcune sono di utenti che non hanno Aem ma altri gestori, con i quali è più difficile prendere accordi – prosegue Amore -. Altre sono utenze il cui taglio era stato disposto prima dell’accordo fatto con Aem. Bisogna ricordare che circa il 18% della cittadinanza, infatti, si rivolge ad altri gestori del libero mercato”. Il Comune promette il monitoraggio settimanale di tutti i distacchi, con un lavoro di rete fatto con Aem e le associazioni del terzo settore – Caritas, San Vincenzo ed Eco Company – per la gestione e l’utilizzo del fondo, che resterà in capo al Comune. “Il nostro intento è prevenire le situazioni pesanti di morosità, intervenendo quando si è ancora all’inizio”.
I consiglieri hanno preso atto della situazione, rimarcando che “serve una presa di consapevolezza globale del fatto che questi problemi sono di tutti: ci vuole una corresponsabilità” ha detto Maura Ruggeri, capogruppo del Pd in consiglio comunale -. “Bisogna che diversi soggetti, Aem compresa, si inseriscano in un percorso di rete di solidarietà. Il Comune da solo non riesce più a far fronte a tutto e bisogna prenderne atto”.
Nel dibattito si è tornati a parlare anche di teleriscaldamento, che riguarda circa il 30% dei morosi. “E’ una questione che va affrontata – ha dichiarato il consigliere Idv Giancarlo Schifano -. Gli inquilini lamentano dispersioni di calore, nonché il fatto che stanno pagando ben più di quello che consumano”. “Quello del teleriscaldamento è un tema storico, che già si iniziava a presentare quando ero assessore io – ha aggiunto MAura Ruggeri -.E’ un problema che non può essere ignorato. Ci sono delle sentenze in merito alla situazione”. “Se non vogliamo che questo diventi un caso giudiziario – ha aggiunto Giovanni Gagliardi (Pd) dobbiamo fare qualcosa e risolvere il problema”. Amore, pur ribadendo che la questione non compete il proprio assessorato, ha convenuto che “forse tra i tecnici di Aem e Comune avrebbe dovuto esserci un maggiore dialogo, evitando gelosie e rimbalzi di responsabilità. Ricordiamo però che tale tipo di impianto crea problemi solo in determinate zone, mentre in altre, dove vi sono case più nuove e meglio coibentate, tali dispersioni di calore non si generano”.
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