Spettacolo

La Danza: domenica 9 febbraio al Ponchielli 'La bella addormentata'

La rassegna  “La Danza 2014” del Teatro Ponchielli, inaugura domenica 9 febbraio (ore 20.30) con una prima ed esclusiva italiana ‘La bella addormentata’, in una versione originale e contemporanea di Karl Alfred Schreiner, da poco direttore della compagnia Ballett des Gaertnerplatztheaters di Monaco, che arricchisce la trama, aggiungendo nuovi personaggi con il risultato finale di uno spettacolo fresco, colorato ed esilarante.
Schreiner direttore della compagnia di danza del teatro Gärtnerplatz di Monaco di Baviera, rivede il classico apportando sostanziali modifiche al libretto, dando in questo modo una visione differente, originale e personale della storia. Transforma il “ballet d’action” attraverso una nuova interpretazione del gesto e di un linguaggio fisico, articolato e dinamico.

TRAMA
Carabosse, é una serva della corte che é in attesa di un figlio, fa un patto con la Regina (impossibilitata ad averne): lei consegnerá alla Regina la creatura che nascerá in cambio di denaro e ricchezze. Nel momento in cui Carabosse vede nelle braccia della Reggina la sua piccola creatura, Aurora, si pente dolorosamente. Giunge il giorno del sedicesimo compleanno della principessa Aurora la quale é destinata ad un matrimonio principesco.
In tale occasione Carabosse ormai accecata dal dolore e dalla rabbia avvelena la corte e gli ospiti della festa con rose magiche che inducono tutti in un sonno eterno simile alla morte. Carabosse chiede a questo punto ad Aurora di andare con lei svelandogli di essere la vera madre. Aurora, terrorizzata da ciò che le accade intorno, prende una delle rose avvelenate e se la preme sul petto cadendo anch´essa nel misterioso e mortale sonno.
Nel trattempo giunge a palazzo un ritardatario principe, Desiré, il quale aggirandosi tra i corpi addormentati della corte scopre la bella Aurora e si innamora di lei.  Lo spazio e il tempo che separano le labbra del principe Deisré da quelle della principessa Aurora, danno luogo a un mondo sognante e fiabesco che pervade tutto il secondo atto. Atto, che si conclude con un singolare ma comunque positivo “happy end”…

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