Lettere

Migliorare spesa pubblica e utilizzo risorse disponibili

da Giuseppe Trespidi (Udc)

L’adeguatezza dei Comuni e degli Enti del nostro territorio, riguardo alle funzioni di loro competenza sotto il profilo sia della dimensione demografica sia della dotazione delle risorse umane e finanziarie, sarà uno dei temi che l’UDC affronterà nei programmi della prossima tornata elettorale. Nel caso dei nostri piccoli Comuni l’inadeguatezza delle risorse finanziarie ed umane sono abbastanza evidenti insieme alla frammentazione dei processi decisionali. Se a ciò sommiamo la scarsa disponibilità di competenze specifiche, la duplicazione di funzioni ed i costi fissi di funzionamento il risultato finale è senz’altro insoddisfacente nonostante la professionalità e la buona volontà dei dipendenti. Nel programma degli aspiranti amministratori dell’UDC ci sarà senz’altro l’obiettivo di gestire i servizi e le funzioni in modo associato con soluzioni strutturate come, ad esempio, la costituzione di Unioni di Comuni. Unioni che per dare servizi adeguati ed efficienti devono avere la garanzia di un punto di equilibrio economico e sociale nei propri territori. Non è sufficiente essere solo virtuosi ma serve essere anche efficaci per cui è necessario che ci sia un equilibrio finanziario, anche se non “permanente” ma che almeno che non sia “precario”, e ciò secondo l’UDC dovrà riguardare tutti i Comuni del nostro territorio. Per avere un equilibrio non precario le Unioni dovranno evitare soluzioni temporanee ed avere almeno 10.000 abitanti. Uno studio fatto in modo egregio dal settore strategie della provincia di Cremona ha individuato nel territorio cremonese 13 ambiti funzionali. È un obiettivo che, se interamente portato a compimento, consentirebbe a tutto il territorio di realizzare quelle economie e quei progressi nella qualità e nell’efficacia dei servizi che i Cittadini residenti in diverse Unioni con amministratori convinti e motivati stanno toccando con mano. È pur vero che non tutto è stato realizzato però si stanno facendo continui progressi e questi amministratori non si stanno accontentando dei risultati raggiunti. Non si può certo nascondere che altre, pur avendo situazioni di partenza favorevoli, a partire da quella Soresinese – 10 Comuni con 20.000 abitanti -, hanno registrato insuccessi clamorosi. Situazioni che vanno senz’altro analizzate e che, nei limiti del possibile, andranno recuperate magari con altri amministratori. Non aiuta certamente sottovalutare che i piccoli Comuni vivono una realtà sempre più difficile perché a fronte di costanti riduzioni di trasferimenti statali e a costi amministrativi crescenti dovuti alla manutenzione delle strade, al servizio dell’istruzione scolastica come refezione, trasporto alunni, ecc. e in mancanza di entrate alternative a partire da quelle legate agli oneri di urbanizzazione sono costretti ad aumentare le tasse locali: addizionale IRPEF, IMU, ecc. Gli aumenti delle tasse locali e dei costi dei servizi hanno fatto registrare picchi esorbitanti ai quali occorre porre rimedio invertendo la tendenza. Da alcuni anni gli strumenti messi a disposizione dei Comuni per far fronte ai costi crescenti e alla difficoltà di erogare servizi adeguati ed efficienti sono stati le Convenzioni e le Unioni dei Comuni. Molto flessibile e poco strutturato il primo. Molto più strutturato e strategico il secondo. In un periodo in cui si chiede e si auspica la diminuzione della spesa pubblica, l’efficientamento dei costi e della qualità dei servizi pubblici, ai Cittadini chiederemo di premiare i Candidati e le liste che proporranno anche l’obiettivo di far crescere le gestioni associate con la formazione di Unioni dei Comuni. Obiettivo che riguarda anche i Comuni che hanno più di 5.000 abitanti e compresi Casalmaggiore, Crema e Cremona.

Giuseppe Trespidi
segretario provinciale Udc

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