Convenzione Comune privati, 200mila euro a scuole infanzia
Confermato l’impegno del Comune nel sostegno alle scuole materne a gestione privata, tassello indispensabile – ha sottolineato questa mattina il sindaco Oreste Perri – nel fornire un servizio alla città. I 200mila euro che andranno alle scuole del circuito Adasm – Fism (asili e scuole d’infanzia a gestione autonoma) rappresentano un esborso minimo per il Comune rispetto ai costi delle scuole comunali. 470 i frequentanti delle materne paritarie cittadine, 2 milioni 600mila euro il costo che il Comune dovrebbe sostenere in più rispetto a quanto spende adesso se questi bambini fossero in carico alle scuole comunali. La convenzione siglata questa mattina tra sindaco Perri e assessore Jane Alquati e il presidente della Fism Sergio Canevari si inserisce nel piano comunale per il diritto allo studio 2013/2014, che stanzia 500mila euro complessivi per tutto il sistema scolastico cittadino, scuole pubbliche incluse. Come ha sotolienato Alquati, il fatto di averlo approvato lo scirso anno ha consentito di accantonare risorse per le scuole anche per il 2014, anno di transizione tra vecchia e nuova amministrazione.
Una convenzione che, spiega il sindaco, consente la piena realizzazione della libertà di scelta delle famiglie, oltre a garantire la tenuta dell’offerta di servizi educativi in città. Le scuole private, rappresentate da Silvia Corbari della cooperative Iride e da Anna Zanin del Sacro Cuore di Gesù, non hanno registrato un calo di iscrizioni nell’ultimo anno, segnato da una sempre maggiore erosione del reddito delle famiglie; e d’altro canto le scuole d’infanzia comunali e statali sono sature. Un sistema quindi che si regge sulla colaborazione pubblico-privato, e che la giunta Perri, ormai in scadenza, intende rivitalizzare. Con un Comune sempre più bisognoso dell’apporto dei privati c’è il rischio che in futuro il sistema comunale dell’istruzione possa subire dei tagli? “Per la scuola d’infanzia credo proprio che non ci siano le condizioni – afferma l’assessore Alquati -. Teniamo conto della lista d’attesa, che era di 60 bambini nelle nostre scsuole. Qualche ragionamento secondo me andrà fatto – qualunque sarà l’amministrazione in carica – sui servizi per la fascia d’età prescolare, 0-3 anni. Con la situazione lavorativa delle famiglie sempre più precaria, lavori intermittenti e a bassa remunerazione, mantenere inalterato un servizio costoso come quello dei nidi sarà sempre più difficile. Occorre puntare su servizi alternativi al nido classico, con flessibilità di fruizione da parte delle famiglie”.
Le scuole d’infanzia private che rientrano nella convenzione sono: S. Abbondio di piazza Giovanni XXIII; Maria Immacolata via S. Francesco d’Assisi; Figlie del Sacro Cuore di Gesù; S. Angelo; Sacra Famiglia.
La convenzione parte inoltre dal presupposto che il servizio educativo delle scuole per l’infanzia rappresenta un momento fondante dello sviluppo integrale dei bambini e delle bambine di età compresa tra i tre e i sei anni, promuovendone le potenzialità di autonomia, creatività e apprendimento, in un’ottica di effettiva uguaglianza delle opportunità. Si ricorda infine che per l’Amministrazione comunale l’abbattimento delle rette applicate nelle scuole per l’infanzia a gestione privata assume carattere fondamentale per perseguire la parità dei costi tra gli utenti del Comune di Cremona che frequentano le scuole per l’infanzia pubbliche e le scuole per l’infanzia private cittadine. Il contributo dovrà essere utilizzato per progetti migliorativi di genere didattico e di servizi integrativi, nonché a parziale copertura di spese gestionali. I 200mila euro saranno erogati per il 50% entro il mese di marzo e per il restante 50% entro il mese di settembre.
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