Politica

Assemblea Pd univoca su Galimberti Ora dibattito su lista

L’assemblea provinciale del Pd approva all’unanimità la candidatura di Gianluca Galimberti della lista civica “Fare nuova la città” alle primarie  del centrosinistra. Ultimo atto formale di un percorso di avvicinamento all’ex presidente di Azione Cattolica, iniziato parecchio tempo fa e che si conclude proprio in concomitanza con la delicatissima fase nazionale che sta vivendo il partito. L’assemblea convocata dal presidente Franco Verdi lunedì 20 gennaio infatti,  avveniva a poche ore di distanza dalla direzione nazionale che ha visto la rottura di Cuperlo con la linea del segretario Renzi. E l’eco di quanto avvenuto a Roma si è sentito in qualcuno degli interventi che hanno fatto seguito al documento del segretario Matteo Piloni, che partiva proprio dalle questioni nazionali (legge elettorale) per concludersi con le amministrative. “C’è chi si scandalizza perchè Renzi ha incontrato Berlusconi – afferma Caterina Ruggeri, protagonista di uno degli interventi più accesi, all’indomani dell’assemblea – e io invece sono indignata verso quella gente che, in questo contesto, divulga documenti che sono solo una base di discussione, per fare in modo che qualcun altro li strumentalizzi”. Il documento naturalmente  è  la bozza di programma sulla cultura, passato nel direttivo cittadino venerdì scorso, nel quale vengono messi in discussione alcuni eventi organizzati da privati, come il festival di mezza estate e Mondomusica. “Ci abbiamo lavorato mesi, con passione  e dedizione  – ha detto Ruggeri – poi si rischia di vanificare il tutto estrapolando qualche frase senza curare il discorso politico di fondo, sul quale tutti siamo d’accordo, ossia il ruolo che la politica deve tornare ad esercitare in campo culturale. Prevale in qualcuno la volontà di voler far apparire un Pd diviso, incapace di sostenere una linea. Purtroppo è un film che ho già visto, nel 2009 e mi è bastato. Stavolta le elezioni vogliamo vincerle”.  Il nuovo corso renziano anche a Cremona porta allo scoperto antiche ruggini che si trascinavano anche all’interno del gruppo consigliare Pd. “Il discorso liste sarà molto importante – ha aggiunto Ruggeri –  mettiamo persone che in primo luogo abbiano rispetto per le istituzioni. Non ne faccio un discorso anagrafico e neanche di genere. Servono persone che studino, che sappiano cos’è il comune, che sappiano lavorare in collegialità oltre che competenti”.

Incentrato sulla scelta dei candidati al consiglio comunale anche l’intervento di Luciano Toscani: “La segreteria sarà impegnata da adesso nella formazione delle liste e ho chiesto che vengano seguiti alcuni criteri di massima che sono poi quelli del buon senso. Innanzitutto proseguire nel solco del rinnovamento e ringiovanimento della politica; occorre che i candidati siano persone di qualità, rappresentative del territorio di riferimento, dei quartieri, delle associazioni, delle categorie economiche, insomma del tessuto sociale. Servono persone competenti e  rappresentative  della società, come deve esserlo un partito plurale”. Il limite dei due mandati è già stato superato da quasi tutti i consiglieri attualmente in carica nel gruppo Pd. “Il ragazzo ha stoffa” – commenta Toscani  riguardo a Galimberti. E riguardo le critiche che una parte del partito – mai pubblicamente – continua a rivolgere a questa candidatura: “Quando ci sono proposte di qualità le persone si difendono da sole. E poi quale proposta alternativa potrebbe esserci?” Riverberi cremonesi dell’agitata direzione nazionale romana? “Non direi – continua Toscani – Siamo fieri di avere due persone di qualità ai massimi livelli nazionali, come Stefania Bonaldi nella direzione nazionale e Luciano Pizzetti, relatore al Senato per la posizione del Pd sulle Province”.

D’accordo sulla scelta del candidato Galimberti anche Andrea Virgilio: “E’ una candidatura che sta nella storia del centrosinistra e del Pd, partito che in altre occasioni, vedi con il sindaco Bodini, ha aperto alla società civile. Oggi il civismo, al contrario di allora, mostra di avere una propria autonomia propositiva ed è giusto sostenere un candidato non calato dall’alto ma che ha lavorato sui problemi e sulle proposte di soluzione”.

Gli accenti polemici in assemblea quindi, hanno riguardato più il passato che il futuro: e d’altra parte un faccia a faccia tra Galimberti e Pizzetti si terrà pubblicamente, il prossimo 27 gennaio  presso il circolo Pd di palazzo Cittanova.

Il documento votato dall’assemblea provinciale spiega così il motivo dell’appoggio al candidato esterno Galimberti: “Primarie di coalizione non solo come appuntamento organizzativo, ma come modalità di apertura, di confronto, di partecipazione democratica peri è registrato un altro atto della lotta tra correnti, con il no dei ceuprliani alle modalità individuare e rafforzare la leadership migliore, auspicabilmente vincente. Il candidato Sindaco che ne uscirà troverà legittimazione nel progetto e, ancora una volta, nel processo di partecipazione che ne ha determinato la scelta. Da sempre sosteniamo che le forze politiche, in questo percorso, avranno il fondamentale compito di creare le condizioni, promuovere, indurre, sostenere, facilitare dinamiche partecipative e aggregative. Oltre che, naturalmente, avanzare proposte all’interno del processo partecipativo. Proprio in quest’ottica vediamo la funzione del partito, perché valorizzando la città, la comunità e le sue componenti, il PD valorizzerà se stesso”. Un accenno anche alla lista del Pd, che dovrà essere “forte, autorevole, rappresentativa e aperta, ispirata ai principi del rinnovamento, della competenza, della rappresentanza e del coinvolgimento, che saprà essere naturale punto di riferimento dell’intera coalizione”.

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