Rifondazione: con il Pd o con resto della sinistra? Riserva non sciolta
A sinistra, Celestina Villa, segretario provinciale di Prc
Le primarie del centrosinistra non vedranno la partecipazione di un candidato di Rifondazione Comunista, il cui comitato politico si è riunito giovedì sera su iniziativa del segretario provinciale Celestina Villa. Due le possibilità ancora aperte: formazione di una lista che entri in coalizione con il centrosinistra, appoggiando il candidato sindaco che uscirà dalle primarie; oppure la scelta di correre da soli, con un proprio candidato al primo turno. “Quello che ci interessa sono i contenuti, più ancora delle persone da appoggiare. Per questo, prima di decidere se Rifondazione correrà da sola oppure in coalizione, c’è ancora bisogno di due passaggi di approfondimento. Uno con il Pd, che già ci aveva contattato e che presto rivedremo proprio per parlare di programmi; e un altro momento di confronto con le associazioni della sinistra”. “Prima di decidere – continua Villa – è giusto fare tutti i tentativi per andare uniti e cercare di interloquire. Non sono per la rottura, ma per la condivisione dei contenuti”. Al tempo stesso il segretario punta ad unire le tante anime della sinistra disperse in piccoli e piccolissimi movimenti politici.
Rifondazione è già stata al governo locale insieme al Pd (allora molto diverso da quello oggi rappresentato dalla segreteria provinciale) nella giunta Corada, dove la Villa era assessore al Bilancio e poi all’Ambiente. Quanto ai contenuti programmatici, Rifondazione punterà sui diritti sociali (“Dare a tutti le stesse opportunità, come dice la Costituzione”, ricorda il segretario) tra cui quello alla casa; su un rovesciamento dei rapporti con le aziende partecipate partendo dalla centralità degli indirizzi del Comune; sulla mobilità e infrastrutture e sull’ambiente. Un tema quest’ultimo particolarmente caro alla Villa: negli anni 2006-2007, da assessore al verde e al Bilancio, introdusse la raccolta differenziata dell’umido, porta a porta, in alcune zone periferiche della città, precorrendo i termini di un dibattito che oggi è diventato centrale.
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