Politica

Ncd: avanti col programma per ora in solitaria

Il Nuovo centrodestra avvia il percorso per la costruzione del programma, in attesa di sapere chi saranno esattamente i compagni di strada alle prossime elezioni. “Ci prendiamo la responsabilità di dire che cosa vogliamo fare noi”, ha detto Carlo Malvezzi in sala Zanoni durante il primo appuntamento pubblico rivolto alla cittadinanza per coinvolgerla nell’elaborazione. “Ovvio che poi cercheremo di condividere le nostre proposte ma se fin all’inizio  hai un’identità chiara poi è più facile andare d’accordo con gli altri. Altrimenti, purtroppo le regole della convivenza politica diventano la convenienza e le poltrone”. Da politico ormai di lungo corso, il consigliere regionale  di Ncd ha presentato gli ambiti di lavoro attorno ai quali si costituiranno dei gruppi, formati da professionisti, cittadini, portatori di interesse. Accanto a lui, Massimiliano Salini, che sin dalla costituzione di Ncd sta seguendo passo passo il gruppo cittadino; Jane Alquati e Federico Fasani. Tra il pubblico, ma defilato, l’assessore Francesco Bordi; l’ex assessore regionale Gianni Rossoni; il direttore sanitario dell’Ospedale, Camillo Rossi. Il resto, circa cinquanta persone, cittadini comuni.

“Principio inderogabile” su cui verrà costruito il programma è la centralità della persona; da qui tra l’altro la scelta di creare un’unica regia che tenga insieme servizi per l’infanzia, istruzione assistenza alle fragilità, anziani, di cui oggi si occupano diversi assessorati.  Enfasi sulla famiglia, primo luogo in cui si realizza la persona, e naturalmente sul lavoro: “E’ la priorità assoluta – ha detto Salini – che deve stare in cima ad ogni programma, altrimenti si fa solo ideologia. Il comune deve favorire la cultura d’impresa, non sia più che a Cremona l’unica chance di lavoro è data dagli enti pubblici”. Anche perchè il pubblico deve essere “leggero, molti servizi devono essere demandati all’esterno; ci sono un sacco di imprenditori da far lavorare invece ancora molti, troppi servizi pubblici vengono svolti da municipalizzate spesso gestite male”. A Federico Fasani il compito di ilustrare le cinque macroaree attorno a cui costruire progetti, mentre la referente per gli aspetti organizzativi  è Jane Alquati, coadiuvata per gli eventi da Mirella Marussich.

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