Politica

L'assemblea del Pd applaude Galimberti

Gianluca Galimberti, della lista “Fare Nuova la città” ha incontrato l’assemblea cittadina del Pd, nel primo faccia a faccia allargato con la base del partito che lo ha scelto quale proprio candidato alle primarie per il sindaco. Strapiena, mercoledi sera, la sala della Cgil che ha ospitato  l’incontro presieduto dal segretario provinciale Matteo Piloni e dal presidente dell’assemblea Michele Arisi, davanti ad almeno 130 presenti. Iscritti ed attivisti, amministratori locali e responsabili dei circoli, aderenti ad un partito che,  ha detto in apertura Piloni, “ha scelto di non proporre una candidatura marchiata Pd, per mettersi a disposizione; solo così un partito è utile, sono certo che il giorno dopo che Galimberti sarà sindaco, il Pd sarà più forte”. Altruismo, fantasia e coraggio le tre parole chiave che dovranno sostenere il programma della coalizione che sfiderà il centrodestra, nel tentativo di riconquistare la guida della città perduta cinque anni fa e recuperare, afferma ancora Piloni “un ruolo di leadership provinciale che in questi anni ha perso e che ha visto le due istituzioni, Comune e Provincia, nemmeno parlarsi”.

Appassionato e carico di entusiasmo l’intervento di Galimberti, che fino a ieri, nei pochissimi giorni trascorsi dal suo debutto sulla scena pubblica, aveva incontrato quartieri, giovani, associazioni, in campi neutri. Davanti alla platea del Pd – partito che come gli altri soffre una crisi di identità – l’ex presidente di Azione Cattolica inietta una carica di energia e  mette subito in chiaro la pari dignità tra l’impegno dentro a un partito strutturato e quello svolto sotto forma di laboratorio civico in Partecipolis. “Il progetto civico che mettiamo in campo e che rivendico nella sua autonomia, deve incontrarsi con quell’altra parte di società civile che tempo prima ha deciso di organizzarsi in un partito. La società ha bisogno di entrambe le realtà”. Una relazione tra i due mondi “che non dò per scontata , ma che va costruita, con un’umile, costante apertura al confronto anche quando la si pensa diversamente, come tra persone che sono già amiche”.

Galimberti mette insieme idealità (valorizzazione delle forze vitali della società, promozione delle competenze, società solidale), ma anche molta concretezza. “Abbiamo davanti problemi serissimi”, afferma, a  partire dalla drammatica curva demografica che disegna una città sempre più vecchia. “Noi educhiamo i nostri figli con ottime scuole e poi a vent’anni li perdiamo”, perchè qui non c’è lavoro. La costruzione di nuove chance di sviluppo per Cremona parte dalle sue unicità, a cominciare dal “suono del violino” (con riferimento ai laboratori di ricerca sviluppatisi attorno allo strumento simbolo) e proseguendo con agricoltura e agroindustria. “Cultura, impresa, ricerca, alta formazione” sono i cardini del progetto, già abbozzato nei cinque anni di laboratori e adesso da condividere col partito, oltre che “con tutta la città”. Per scendere nel concreto Galimberti fa l’esempio del Polo tecnologico di cui l’amministrazione in carica parla da anni, quello che potrebbe far decollare Cremona come incubatore di imprese tecnologiche, “ma sono mesi che si sta a discutere dei prezzi delle aree , di 100 euro in più o in meno” e intanto non succede niente, mentre altre realtà, come la città di Brescia o il Politecnico, si muovono.

Un capitolo del suo intervento lo riserva alla questione rifiuti, dichiarando finita l’epoca dell’incenerimento, ma  “andando coi piedi di piombo”, avendo ben chiaro il piano economico che questo comporterà: “innovazione e concretezza”, ripete. E poi: revisione di mobilità, trasporto pubblico, parcheggi, “tutte questioni da affrontare unitariamente. Invece, quale visione d’insieme c’è nell’occupare un parcheggio con i faldoni del tribunale?”. Sui quotidiani problemi dei treni, reclama più incisività, come pure per Expo 2015, da cui Cremona “è totalmente assente”.

Applauso incondizionato del popolo Pd alla fine dell’intervento e tra i primi a prendere la parola c’è l’ex sindaco Paolo Bodini: “Sono molto contento di questa candidatura, ci sarà tempo per strutturare un programma.Per il momento quello che mi piace è vedere questo entusiasmo e convincimento, dà il senso di una rinascita e di una volontà di rilancio che mi ricorda molto gli anni in cui ho iniziato a fare politica. Lui è stato più bravo di me, perchè a questo punto è giunto dopo un percorso. Mi piace questo slancio etico verso le istituzioni, mancato negli ultimi cinque anni, durante i quali ho visto riunioni di Giunta nei bar, nelle sedi delle associazioni”. Promozione a pieni voti per il candidato Galimberti, “sindaco – ha detto Bodini – per  i prossimi 10 anni”.

g.b.
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