Mini-Imu a Cremona, per una casa di 120 mq batosta da 80 euro
Con l’approssimarsi della scadenza del 24 gennaio, fioccano le simulazioni su quanto saranno chiamati a pagare i proprietari di prima casa cremonesi. Grazie all’iniziativa della giunta Perri di aumentare in extremis (entro il 30 novembre scorso) l’aliquota dallo 0,4 allo 0,6 per mille per “guadagnare” un maggiore trasferimento dallo Stato. E sperando che almeno una delle previsioni si avveri: quella di uno storno della mini-Imu dalla prossima imposta sulla casa, la service tax ancora in discussione in Parlamento.
Per intanto, gli studi tributari si danno alle simulazioni e il portale webmasterpoint.org, in un articolo a firma Marcello Tansini, prende a riferimento anche il “caso” Cremona, tra i quasi 2400 comuni italiani. Due le ipotesi di riferimento, fermo restando che il calcolo esatto caso per caso può essere fatto solo conoscendo la rendita catastale: un’abitazione di 120 metri quadrati di tipo signorile categoria A/2; e un’abitazione di 80 metri quadrati di tipo civile categoria A/3. A Cremona (aliquota 6 per mille) si pagheranno rispettivamente 79,57 euro e 29,99 euro; peggio va nelle grandi città, come Roma (aliquota 5 per mille) rispettivamente a 85,17 euro e 53,71 euro; Torino (aliquota 5,75 per mille), 152,87 euro e 74,89 euro; Bologna (aliquota 5 per mille) 81,56 euro e 46,81 euro. Nella vicina Brescia si pagherà dai 99,57 euro ai 41,17 (sempre il 6 per mille); mentre Milano batte tutti: aliquota al 6 mille e importi da pagare per 169,69 euro nel primo caso e 40,51 euro nel secondo.
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