Cronaca

Trovò cranio di rinoceronte, lo scopritore verso patteggiamento

Ha scelto la via del patteggiamento, Ennio Mondoni, 62 anni, il pensionato finito nei guai per ricettazione di reperti archeologici e per la mancata denuncia del suo ritrovamento alle autorità competenti. Nell’estate del 2013 l’uomo, residente a Sesto, cuoco in pensione, aveva scoperto un cranio di un rinoceronte preistorico mentre passeggiava lungo le rive del Po a Spinadesco. L’incredibile scoperta ha però portato al pensionato cremonese anche guai con la giustizia. La procura gli ha contestato la violazione del codice dei beni culturali: in sostanza di non aver denunciato il reperto ritrovato. Poco importa se lo scopritore del cranio di rinoceronte ignorasse il fatto che avrebbe dovuto denunciare il suo ritrovamento entro 24 ore dalla scoperta. Se l’avesse fatto, avrebbe anche ottenuto un lauto compenso. L’accusa del pm Fabio Saponara era anche quella di ricettazione del ritrovamento, provento di scavi o di ricerche clandestine lungo le sponde del Po. La difesa del pensionato, assistito dall’avvocato Franco Antonioli, ha puntato sulla buona fede, ma alla fine si è deciso di patteggiare. L’udienza davanti al giudice Letizia Platè è fissata per il prossimo 28 maggio.”Una scelta di tranquillità”, ha detto l’avvocato Antonioli, “il mio assistito ignorava l’esistenza di queste normative molto particolari. Se lo avesse saputo, ovviamente avrebbe denunciato il ritrovamento entro le 24 ore. Se poi è anche vero che quel cranio di rinoceronte ha un valore inestimabile e che ci sarebbe stato anche un compenso, a maggior ragione avebbe contattato le autorità”. Attualmente il fossile, ben conservato, si trova al museo paleoantropologico di San Daniele Po.

Sara Pizzorni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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