Primarie aperte per il centrosinistra Rosita Viola possibile candidata di Sel
Sopra, le locandine delle primarie di centrosinistra e la presentazione (foto Sessa)
Saranno primarie di coalizione aperte anche ad altri candidati oltre a quelli già noti, quelle per la scelta del sindaco di centrosinistra. Si terranno domenica 23 febbraio, dalle 8 alle 20 e mobiliteranno la macchina organizzativa che il Pd ha già sperimentato poco più di un mese fa per la scelta del segretario nazionale. Saranno le “prime” primarie per la scelta del sindaco e il Pd, il partito di maggior peso in città, non presenterà un proprio candidato. Al momento questi sono tre: oltre a Gianluca Galimberti, che con il suo progetto “Fare nuova la città” sta dando prova di un’elevata capacità organizzativa pur proveniendo da un mondo lontano dai partiti, ci sarà un candidato indicato dal Psi (non necessariamente il segretario provinciale Paolo Carletti) e uno di Sel: la più papabile è Rosita Viola, nome molto noto nel mondo dell’associazionismo e della solidarietà internazionale, alla quale il segretario provinciale Gabriele Piazzoni ha chiesto disponibilità (l’interessata scioglierà le riserve lunedì prossimo). “Abbiamo cercato un nome che rispondesse alle richieste del vasto mondo della sinistra, quindi guardando oltre Sel”, ha spiegato Piazzoni nella conferenza stampa di presentazione convocata presso la sede del Pd. Accanto a lui il segretario provinciale di quest’ultimo partito, Matteo Piloni, il segretario Psi Carletti, il rappresentante della lista “Fare nuova la città” Ludovico Ghelfi, il segretario cittadino di Sel Lapo Pasquetti. Presenti inoltre alcuni dei componenti del comitato organizzatore delle primarie, di cui fan parte due persone per ciascun soggetto promotore: Mario Penci e Boccasasso per il Psi; Emilio Dioli e Elisabetta Cabrini per Sel, lo stesso Ghelfi e Michele Bufano per il progetto di Galimberti; Italo Feraboli e Vera Castellani per il Pd.
“Noi crediamo nelle primarie – ha detto Piloni – e credo che sia una partita all’altezza della situazione. In questa fase ci vuole fantasia e coraggio per dar vita a un progetto amministrativo che torni a far respirare la città e a darle un sindaco che sia veramente tale”.
Le primarie sono aperte ad altri candidati, sia di liste civiche che di partiti, che sottoscrivano la carta dei valori già alla base delle precedenti consultazioni popolari del centrosinistra. Ci sarà tempo fino al al 1 febbraio per presentare altre candidature, auspicate da tutti i promotori. Servono però 250 firme di presentazione che andranno raccolte nello strettissimo lasso temporale dal 18 gennaio al 1 febbraio. Un Collegio di garanzia composto da tre membri vigilerà sulla correttezza delle operazioni. I seggi dovrebbero esere qualcuno in più di quelli delle ultime consultazioni, 16 in tutta la città. Potranno votare, al costo di 1 euro,tutti i residenti cremonesi con almeno 16 anni, anche gli immigrati in regola col permesso di soggiorno. “Contaminazione, non competizione”, precisa Carletti a proposito dello spirito con cui i candidati affronteranno la corsa al voto. Sarà organizzato almeno un confronto pubblico.
Scontato il fatto (anche se non ancora formalizzato, ciò avverrà nell’assemblea cittadina e poi in quella provinciale entro gennaio) che il Pd non presenterà una propria candidatura. “Sarebbe un segnale di grande forza e di massima apertura il fatto che il Pd scelga di sostenere il candidato che proviene da un laboratorio civico – commenta Maura Ruggeri, membro di segreteria e capogruppo in Comune – Da parte del partito, un segnale di generosità e di apertura, non già di debolezza, perchè quello che serve è ampliare i confini dell’elettorato. Dunque, sarebbe un bene per la città”.
Giuliana Biagi
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