Anziano rapinato, 13 alias per l'arrestato: necessarie 24 ore per l'identificazione Preso subito dopo il colpo di martedì
Sopra, l’arrestato e la conferenza stampa con i due carabinieri che hanno intercettato il 38enne dopo la rapina, il luogotenente Foglia e il tenente colonnello Lenti (foto Francesco Sessa)
AGGIORNAMENTO – Ha 38 anni l’albanese arrestato dai carabinieri e finito in carcere per la violenta rapina in casa ai danni dell’anziano di via Buoso da Dovara di due giorni fa. E ha collezionato ben 13 nomi finti utilizzati (le sue vere iniziali note sono K.H.). In mattinata una conferenza stampa organizzata nella caserma di viale Trento e Trieste ha permesso di conoscere nuovi dettagli sull’arresto (leggi l’articolo). Il 38enne è stato fermato dai militari già dieci minuti dopo la rapina (avvenuta attorno alle 17,45). Era in compagnia di un altro soggetto (presumibilmente il complice) che però è riuscito a fuggire prima dell’intervento dei militari. Gli elementi raccolti hanno poi permesso di formalizzare l’arresto: sono state però necessarie 24 ore per accertare la vera identità del 38enne. Tutto è stato spiegato in conferenza stampa (presenti il tenente colonnello Cesare Lenti, comandante provinciale, e il luogotenente Angelo Foglia, che in questo periodo guida la Compagnia cremonese dell’Arma). Il 38enne è stato bloccato da una pattuglia di Cremona ed è stato anche riconosciuto dall’anziano rapinato. E’ in Italia dal 1996. Ha vissuto e commesso illeciti in varie parti del Paese ed è già stato condannato per vari reati, scontando pene per un totale di 11 anni (è uscito dal carcere non molto tempo fa). La refurtiva non è stata ancora recuperata. Addosso all’uomo i carabinieri hanno trovato solo il cellulare. Continua la caccia al secondo rapinatore.
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