Ambiente

Raccolta differenziata, in provincia 61% a Cremona e dintorni appena al 46%

Le linee guida sui rifiuti che verranno discusse venerdì 10 gennaio in Sala Quadri,  al Tavolo istituito dall’assessore Francesco Bordi, se approvate implicheranno una vera rivoluzione per l’azienda che gestisce i rifiuti, Aem Gestioni. Partecipata per poco meno del 40% dal Comune di Cremona e per il resto dagli altri soci di Lgh, la società di viale Trento e Trieste si troverebbe di fronte alla necessità di un drastico cambio di rotta rispetto alle politiche industriali fin qui adottate. Non mancano le critiche: nelle premesse, il documento evidenzia l’arretratezza della raccolta differenziata in tutti i Comuni dove il servizio è in mano alla ex municipalizzata: “Il gestore che opera attualmente a Cremona – si legge – gestisce anche i Comuni di Bonemerse, Cappella de’ Picenardi, Casalmorano (fino all’1-1-2014), Cella Dati, Gabbioneta Binanuova, Pescarolo ed Uniti, San Daniele Po, Vescovato con una percentuale di raccolta differenziata media pari a 46.23%, quando invece la percentuale sul resto della provincia è pari a 61.5%“. In particolare, i dati relativi a Cremona città e aggiornati a ottobre 2013 (prima della differenziata spinta) evidenziano “differenziata: 18.272.436 tonnellate, pari al 47,91%; indifferenziata 19.874.320 pari al 52.09%; totale costi: €. 9.612.72; ricavi da vendita di materia o energia: €. 667.581: provenienti da Tarsu: € 8.038.098, copertura pari al 84%”.

La bozza di documento contiene l’indicazione temporale di giugno 2014, come data entro cui completare su tutto il territorio comunale di Cremona la raccolta differenziata domiciliare “porta a porta spinta”, come pure in tutti i 7 Comuni ricadenti nell’ambito; il passaggio dall’attuale sacco grigio per il rifiuto residuo a contenitore individuale o sacco con sistema RFID (con chip passivo) e controllo del numero di svuotamenti. “Nei condomini – si legge – dove non sarà possibile utilizzare il contenitore singolo si dovranno posizionare cassonetti che si aprano con tessera e che registrino l’utente; introduzione della tariffa puntuale per le utenze domestiche e non domestiche a partire dal secondo semestre del 2014, in fase sperimentale e definitivamente dal 2015″.

La parte che riguarda la committenza ad Aem è particolarmente stringente: si chiede che l’azienda si impegni a definire  entro “marzo 2014, un piano di dismissione del termovalorizzatore da realizzarsi entro i prossimi 3 anni” e definisca, sempre entro marzo 2014, “un progetto alternativo all’incenerimento da realizzarsi entro i prossimi tre anni affrontando così una  riconversione produttiva dell’impianto, per lavorare su  altri rami della filiera dei rifiuti, attrezzandosi per operare nella valorizzazione delle frazioni provenienti da raccolte differenziate o nella lavorazione del rifiuto residuo al fine di recuperare materiali anche attraverso tecnologie e processi sempre più evoluti e dedicati (come il TMB, trattamento meccanico biologico)”. Infine, il documento impegna la società di gestione dei rifiuti a definire nuove forme di alimentazione del teleriscaldamento, ad esempio adottando il modello danese di parchi termosolari. “Le reti di teleriscaldamento – si legge infine nel documento –  irrigidiscono il sistema perché presuppongono una intensa domanda di calore, e quindi utenze concentrate e fortemente energivore, rappresentate da tipologie edilizie tradizionali, non performanti sotto il profilo dell’efficienza energetica. La strada scelta da questo Comune anche con la recente approvazione del PAES (piano di azione per l’energia sostenibile)  è invece improntata sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e questa priorità è assai più rilevante della realizzazione di costosi investimenti per la distribuzione di calore da rifiuti”.

I contenuti delle linee guida, se approvati nella seduta del tavolo in programma venerdì alle ore 17 in sala Quadri, dovranno poi essere approvati anche dalla Giunta, per poi essere definitivamente deliberate dal consiglio comunale entro il mese di gennaio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...