Cronaca

Alloggi popolari, 892 in graduatoria 43 assegnazioni a canone sociale

Assegnazione degli alloggi popolari. I dati dell’ultimo bando (pubblicato dal 15 maggio al 30 giugno 2013) sono stati comunicati dall’assessore ai Servizi Sociali Luigi Amore nell’ambito della risposta all’interrogazione del consigliere comunale della Lega Italico Maffini. ‘La graduatoria per l’assegnazione degli alloggi a canone sociale (destinati a cittadini con grave disagio economico, familiare e abitativo, ndr)  – si legge nel documento – che rimane in vigore fino alla elaborazione della nuova conseguente al bando in corso di pubblicazione fino al 31 dicembre 2013, si compone di 892 posizioni. Alla data attuale, in rapporto agli alloggi disponibili, si è arrivati a trattare la 95esima posizione e abbiamo regolarizzato 43 assegnazioni (le 52 rimanenti o sono state ricalcolate per carenza di requisiti, o hanno rinunciato o non sono state istruite in quanto nuclei numerosi per cui non sono disponibili alloggi di adeguata ampiezza o sono residenti fuori Comune e devono essere accantonate perché già stato utilizzato il massimale del 10% previsto dal regolamento per le assegnazioni dei non residenti a Cremona”. Ecco i numeri della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi a canone moderato (destinati ai cittadini con una maggiore capacità economica rispetto al limite massimo per l’accesso al canone sociale, il cui reddito non è comunque sufficiente a sostenere il mercato immobiliare privato): 26 posizioni, tutte già verificate, delle quali si è provveduto all’assegnazione per il 50% (le rimanenti o non avevano i requisiti o hanno rinunciato).
Un confronto con il bando precedente (dal 15 novembre al 31 dicembre 2012). Minori le posizioni (807, anziché le attuali 892), maggiori i casi trattati (102 anziché 95). 68 sono state le assegnazioni regolarizzate. 8 le posizioni per la graduatoria a canone moderato delle quali si è potuto procedere alla assegnazione solo per due.

La polemica sulle case popolari e sulla loro assegnazione è nata a seguito della vicenda della casa occupata in via Platina dal Comitato Antisfratto e da alcune famiglie per le quali il Comune ha poi trovato una soluzione abitativa, svuotando lo stabile e consentendo agli operai di entrare per i lavori di riqualificazione.

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