Cronaca

Kavarna e dirigenti La Lega stronca l'operato della Giunta

AGGIORNAMENTO – Proroga di un anno per la concessione dei locali del Cascinetto di via Maffi all’associazione Janggos,  gestore del centro sociale Kavarna. Tra una manciata di giorni scadrà il contratto di affitto e un suo rinnovo è materia di discussione fin dall’inizio del mandato Perri. Alla fine, nella Giunta di questa mattina (23 dicembre)  ha vinto la mediazione tra chi, in maggioranza, sosteneva la necessità di recuperare al più presto  da parte del Comune la disponibilità dei locali per metterli a disposizione di altre associazioni e chi invece optava per stilare subito un nuovo contratto. Ne è uscito l’orientamento di prorogare l’utilizzo della struttura di un anno, con la promessa di stilare una nuova convenzione se in questo periodo i responsabili dell’associazione porteranno avanti un percorso con l’assessorato alle Politiche sociali, per definire un progetto.

IL COMMENTO DELLA LEGA NORD – Da sempre cavallo di battaglia della Lega Nord (i cui assessori inizialmente in Giunta avevano sempre chiesto al chiusura della sede) il tema, insieme a quello dell’assetto organizzativo (personale) è stato commentato duramente dalla segreteria cittadina. “Tutto uguale, tutto come prima. La Giunta ha deciso di confermare tutti i dirigenti in organico fino al 30 giugno, ovvero quando saranno i successori di Perri a dover tagliare i sei dirigenti in surplus. Stesso copione anche per i bravi ragazzi del centro sociale Kavarna, la Giunta ha deciso di rinnovare di un altro anno il contratto di affitto scaduto, sarà il prossimo sindaco a dover far rispettare la legalità agli imbrattatori dei muri della città. Perri più che un sindaco è uno struzzo, invece di affrontare i problemi mette la testa sotto la sabbia sperando che i problemi si risolvano da soli. Così il problema ce l’hanno ora i cittadini. Se la Giunta, come richiesto con forza dalla Lega, avesse seguito il percorso suggerito dallo studio commissionato all’esperto del settore prof. Castagna, tagliando il numero dei dirigenti già quattro anni fa, ora ad esempio i cittadini non sarebbero chiamati a versare l’Imu sulla prima casa o pagherebbero una minore tassa dei rifiuti. E invece gli unici a beneficiare di questo mancato taglio saranno i sei dirigenti inutili, che continueranno a pesare sulle tasche dei cremonesi con i loro stipendi di oltre 100mila euro all’anno ciascuno. Come sempre, a subire le conseguenze dell’indecisione di Perri saranno i cremonesi, che pagheranno di tasca loro gli stipendi dei manager pubblici. Fatti due calcoli, questa mancata decisione del sindaco è costata ai cremonesi oltre 3 milioni di euro! D’altronde l’accoppiata Perri-Nolli in questo mandato si è dimostrata ferma e risoluta solo quando c’erano da aumentare le tariffe dei parcheggi, le rette scolastiche, il servizio mensa, l’Imu ai massimi nazionali, l’addizionale al livello più alto di legge, la tarsu, gli impianti sportivi e chi più ne ha più ne metta. Avremmo gradito la stessa fermezza e risolutezza nel fare rispettare le regole e la legalità per tutelare i cittadini che si vedono imbrattati i muri di casa e gli esercenti che subiscono gli atti provocatori dei centri sociali, avremmo dunque auspicato che la Giunta decidesse di non continuare a concedere spazi comunali ad affitto pressochè zero ai centri sociali, alle persone cioè che rifiutano il rispetto delle regole e creano danni ai cittadini. Ma si vede che a Perri stanno più a cuore questo centinaio di bravi ragazzi del Kavarna piuttosto che i restanti 70mila cremonesi. Non si preoccupi il buon sindaco, anche i cremonesi avranno presto il modo di fargli capire quanto (poco) hanno a cuore le sorti del loro primo cittadino”

IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE  ROMANI – Sul tema del Kavarna: “Agli aderenti è stato chiesto di condividere con i servizi sociali un progetto che giustifichi la presenza dell’associazione culturale Janggos all’interno di spazi comunali, visto che tante altre associazioni potrebbero averne diritto”, spiega il consigliere Gabriele Romani, che negli ultimi mesi ha seguito la vicenda. Questo orientamento è stato preso durante il vertice di maggioranza di sabato scorso; oggi invece l’adozione della relativa delibera da parte della Giunta. L’associazione paga un canone di circa 280 euro mensili per il Cascinetto. Ma dal prossimo anno entrano in vigore le nuove modalità di calcolo stabilite dal regolamento da poco approvato e le superfici utilizzate avranno maggior peso di prima nella quantificazione del canone.

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