Calcioscommesse, il pm di Martino: 'Scoperte due associazioni a delinquere'
Sopra, un esponente dello Sco della polizia, il pm di Martino, il questore Vincenzo Rossetto e il dirigente della squadra mobile di Cremona Nicola Lelario
AGGIORNAMENTO – Quattro le misure cautelari eseguite per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva: in arresto il messinese Salvatore Spadaro, 64 anni, e Francesco Bazzani, 57enne di Bologna, ritenuti dagli investigatori i famosi Mister X e Mister Y e l’anello di congiunzione fra il mondo del calcio e quello delle scommesse. Oltre a loro arrestati Cosimo Rinci, 58enne messinese amico di Spadaro e dirigente del Riccione Calcio, e Fabio Quadri, milanese di 30 anni, considerato un factotum legato a Spadaro. Effettuate diverse perquisizioni, nel corso delle quali, hanno spiegato gli investigatori, sono stati trovati appunti riferiti a partite di calcio. E inoltre fra i nuovi indagati in libertà (sono in tutto 16) risultano esserci ex giocatori del calibro di Gennaro Gattuso, Cristian Brocchi, Claudio Bellucci, Davide Bombardini, Leonardo Colucci e Lorenzo D’Anna.
E’ il Procuratore Roberto di Martino a spiegare l’operazione nella conferenza stampa organizzata nella mattinata di martedì, nella Questura cremonese, dopo gli ultimi arresti legati al calcioscommesse. “Quattro le persone arrestate. Questa parte di indagine fa riferimento a due diverse associazioni dirette alla manipolazione di eventi calcistici. Noi abbiamo individuato quello che voi giornalisti chiamate Mister X. Abbiamo individuato due persone che sfruttando conoscenze e introduzioni in ambienti calcistici, soprattutto in Serie A, avevano possibilità di manipolare risultati vendendo pacchetti per cifre molto elevate nell’ordine di centinaia di migliaia di euro. La prima parte è questa. Le intercettazioni del 2011 ci hanno portato al ‘Civ’, Bazzani. Intercettazioni che ruotavano attorno al gruppo dei Bolognesi, si parlava di una persona che veniva interpellata, una sorta di eminenza grigia, in occasione di interventi calcistici. In queste intercettazioni, vecchie, si parla anche dei grossi introiti di questa persona. Accanto a questo personaggio compariva ‘il Vecchio’, veniva chiamato così. Identificato nell’altro arrestato, Spadaro. Agivano in accordo tra loro, con analoghe competenze. La lettura delle vecchie intercettazioni ci ha portato a capire che questi soldi andavano al ‘Civ’ e al ‘Vecchietto'”. Il Procuratore ha parlato degli incontri da loro organizzati a Milano. E ha aggiunto: “Con gli ultimi accertamenti sono emersi i contatti di ‘Civ’ con giocatori o dirigenti in vista di partite in programma qualche giorno dopo. Ci sono quindi sospetti di manipolazioni. Non tutte le partite comunque sono senz’altro manipolate. Non bisogna dare per scontato che le persone indagate siano necessariamente coinvolte in attività di manipolazione”.
“La seconda parte dell’indagine – ha spiegato di Martino – si ricollega a una situazione completamente diversa. Una situazione recente, del 2013. Si comprende che Spadaro, il ‘Vecchio’, riprende con le combine in tempi recenti, dopo un intervallo probabilmente legato agli arresti precedenti. Si interessa soprattutto a campionati minori, ma anche alla Serie A. Riceve indicazioni da persone che fanno parte o hanno fatto parte di ambiti dirigenziali di squadre minori. Riceve informazioni, soprattutto da Rinci, e le fornisce a Quadri. Possiamo dire che ci sono oltre 50 partite del 2013 prevalentemente di serie minori oggetto di indicazioni. In diverse partite i risultati previsti sono azzeccati. Altre volte non vanno in porto i risultati previsti. Cinquanta le partite in cui viene indicato il probabile risultato, non è detto che tutte sono state manipolate comunque”.
“Alcune intercettazioni – ha aggiunto il Procuratore – fanno emergere una sorta di tariffario. Per ogni partita di Serie B 2-300 mila euro ad esempio. C’è uno specifico riferimento che uno degli arrestati fa a 25mila euro a 5 giocatori e 70mila euro a un allenatore. Non è solo una vendita di notizie ma ci sono meccanismi di corruzione”.
“Sottolineo – ha concluso – che il gip Salvini ha recepito in pieno la mia valutazione giuridica. Prima si era data interpretazione rigorosa della frode sportiva. Ora sono giunto alla conclusione che siccome la norma fa riferimento non solo a denaro ma anche a altre utilità, nel concetto rientrano tutte le situazioni in cui le squadre si mettono d’accordo quando questo accordo non è ombroso ma ci sono stati contatti veri e propri tra giocatori, dirigenze. Anche in tale situazione quindi a mio giudizio vi è un’utilità. Qualche giorno fa – infine – sono stato invitato al Parlamento europeo. Il Parlamento si è impegnato al massimo per favorire nei diversi Paesi il diffondersi di una disciplina che recepisca un reato come la frode sportiva e l’allargamento delle sanzioni a casi che altrimenti sfuggirebbero”.
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