Cronaca

Lgh, le elezioni rallentano le aggregazioni Albertoni: "Sbagliato sedersi adesso"

“Sulle ipotesi di aggregazioni di Lgh c’è un motivo di criticità ed è legato alle elezioni nei comuni di Cremona, Pavia e di alcuni centri della Franciacorta. Ma soprattutto Cremona e Pavia. Mi auguro che non si approcci questa materia in chiave elettorale”. Così Franco Albertoni ha concluso il suo intervento in Consiglio Comunale, chiamato a relazionare sullo stato di avanzamento dei tavoli aperti per le aggregazioni tra le multiutilities.  A differenza di qualche mese fa, quando c’è stata una “spinta molto forte” verso questa decisione, più di recente o meglio dopo  l’operazione “bond” e il prestito della Banca Europea degli investimenti, “c’è qualche idea in più che porta a valutare l’ipotesi della autosufficienza”, ha spiegato Albertoni, aggiungendo che “io invece ritengo che sarebbe sbagliato sederci e al contrario dovremmo cogliere questo momento. L’elemento positivo di questa fase è che Lgh è diventato l’obiettivo di relazioni da parte di altre realtà, anche più grosse”.

I tempi comunque si stanno allungando rispetto alle previsioni di un mese fa, enunciate dallo stesso Albertoni e dal presidente di Lgh Conter, che lasciavano capire che entro Natale sarebbe stato consegnato al sindaco il dossier sulle varie opzioni in campo.  E chi attendeva risposta sulla direzione che Lgh sta per intraprendere è rimasto deluso. Mercoledì 18 dicembre si riunirà il comitato strategico di Lgh per “continuare il confronto tra le varie realtà”. L’ipotesi Agsm Verona (che porta con sé anche la municipalizzata di Vicenza e probabilmente quella di Mantova) potrebbe vedere Lgh in condizioni di debolezza per la varietà della compagine societaria di quest’ultima a fronte dei veneti che hanno come unico proprietario il Comune di Verona. Per contro Acsm-Aga di Monza e Como, con la possibile aggiunta di Gelsia Seregno, avrebbe il vantaggio di essere quotata in borsa e di avere un assetto simile ad Lgh. Questa aggregazione creerebbe la seconda multiutility lombarda dopo A2A; l’idea che non dispiace agli uomini più vicini a Perri è che sarebbe preferibile una fusione in due tappe: prima l’aggregazione tra le lombarde, in un secondo momento quella con i veneti.

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