Frodi informatiche e truffe in crescita Aumento del 10%, circa 600 casi nel 2013
Sopra, un momento dell’incontro a Palazzo comunale
Circa 600 i casi di frodi informatiche e truffe “classiche” denunciati nel corso del 2013 in provincia di Cremona. L’aumento è del 10 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Sono i numeri diffusi da Unicredit (fonte dei dati: le forze dell’ordine) in occasione di un progetto, “Occhio alle truffe”, avviato dall’istituto e dalle forze dell’ordine in collaborazione con il Comune di Cremona. Un’iniziativa nata, fa sapere Unicredit, per “sviluppare nei dipendenti della banca e nei cittadini una maggiore sensibilità sul tema della criminalità e in particolare sul fenomeno delle truffe agli anziani”.
Nella mattinata di giovedì, nella Sala Quadri di Palazzo comunale, si è svolto un incontro “per agevolare la conoscenza e, di conseguenza, prevenire l’odioso fenomeno delle truffe, in particolare alle fasce più deboli della popolazione”. Un centinaio i cittadini presenti. A loro sono state illustrate “le tecniche utilizzate dai malviventi, le misure utili per prevenire i reati, siano essi rapine, furti o truffe e i comportamenti da tenere in caso di situazioni critiche e di emergenza”. Diversi i consigli, come tenere alta l’attenzione quando qualcuno bussa alla porta di casa o un estraneo tenta un approccio diretto per strada, e chiamare le forze dell’ordine in caso di sospetti.
A Cremona si è trattato del primo incontro del ciclo “Occhio alle truffe”. Erano presenti il sindaco di Cremona Oreste Perri, il prefetto Paola Picciafuochi, il questore Vincenzo Rossetto e il comandante provinciale dei carabinieri Cesare Mario Lenti. Per Unicredit sono intervenuti Aldo Prost, Area Manager Cremona e Mantova di UniCredit e Bruno Ferrarini, del Dipartimento Sicurezza. Nel corso della mattinata interventi del capitano Livio Propato, che guida la Compagnia di Cremona dell’Arma, del commissario capo Nicola Lelario, dirigente della squadra mobile di Cremona e del capitano Lucia Pasquetti, comandante della Compagnia di Cremona della Finanza.
“Conoscere di persona il cliente, quali operazioni bancarie esegue di norma e con quale frequenza può rivelarsi fondamentale per sventare una truffa ai suoi danni – ha aggiunto Aldo Prost -. Ad esempio, se un anziano generalmente preleva la stessa somma con cadenza settimanale, potrà costituire un campanello d’allarme la richiesta di un prelievo più consistente. Sono molteplici le tecniche usate dai malviventi per truffare le fasce più deboli della popolazione – dal fingersi conoscenti di amici o parenti, fino all’assumere identità false – e non è sempre facile riconoscere un tentativo di truffa. Proprio per questo abbiamo deciso di investire molto nella formazione specifica dei nostri dipendenti per aiutarli ad aumentare la loro sensibilità nel riconoscere possibili raggiri ai danni di anziani. Proseguire in questa direzione è importante non solo per tutelare i nostri clienti da rischi di perdite patrimoniali ma anche per evitare episodi i cui ritorni psicologici sono spesso molto pesanti. Questa iniziativa si inserisce in un ciclo di incontri che stiamo effettuando nel nostro territorio, che mirano a effettuare attività di formazione – dall’accesso al credito per le Piccole Imprese a “la mia Banca in un click” per la digitalizzazione – nei confronti di clienti e non clienti. Insomma il nostro obiettivo resta quello di farci percepire sia come banca tradizionalmente impegnata nella raccolta dei Depositi e nell’erogazione del credito alle Famiglie e alle Imprese, ma anche come partner della vita quotidiana delle persone”.
“La sicurezza passa attraverso la consapevolezza che il controllo è una responsabilità di tutti – ha affermato Oreste Perri, Sindaco di Cremona -. Essere preparati a riconoscere le truffe, segnalandone i responsabili, è un fattore culturale utilissimo per contrastare il fenomeno. Per questo ritengo allo stesso tempo utile ed importante il Progetto ‘Occhio alle truffe’ che Unicredit sta portando avanti in collaborazione con le forze dell’ordine. Grazie alla sinergia che esiste tra comando provinciale dei carabinieri, questura e polizia locale, a Cremona è costante l’impegno per evitare che astuti malfattori riescano a portare a termine i loro piani criminali, ma questo non sempre basta. Borseggi, truffe e raggiri sono reati particolarmente odiosi perché commessi ai danni di persone spesso sole e maggiormente esposte in quanto indifese. Un’informazione corretta e mirata sono un modo di essere vicini alla gente, di mettere le persone nella condizione di potersi tutelare. Si tratta insomma di un valido strumento di rassicurazione che infonde fiducia per contribuire alla propria e all’altrui sicurezza”.
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