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Calcioscommesse, ecco cosa cercano gli investigatori in pc e smartphone

Sono Cesare Marini, Fulvio Guatta, Daniele Apostoli, tutti di Brescia, e Andrea Giuseppe Valeri, di Milano, i periti informatici nominati dal gip Guido Salvini che dovranno analizzare i 200 computer, smartphone e tablet dei 111 calciatori ed ex calciatori indagati nell’inchiesta sul calcioscommesse. L’incidente probatorio chiesto dal pm Roberto di Martino e’ stato fissato al 10 dicembre e gli avvisi di convocazione sono stati inviati a circa 300 persone, tra indagati, avvocati e a tutte le società sportive e dirigenti che nel procedimento del calcio scommesse sono parte lesa. Si tratta dell’Unione sportiva Cremonese e altre 71 società calcistiche di serie A e B, oltre al Coni, la FIGC, la Lega nazionale professionisti serie B, l’Unione per la difesa consumatori, la Confconsumatori, il Codacons, Sky Sport 365, Goldbet Sportwetten Gmbh e altre associazioni ed enti.
Per il procuratore, i computer, gli smartphone e i tablet “potrebbero contenere elementi di grande rilievo per le indagini, in particolare documentanti rapporti tra gli indagati diretti a concludere accordi per la manipolazione delle partite di calcio o finalizzati a movimentare le somme destinate alla corruzione o costituenti il risultato della vincita delle scommesse”. Sotto la lente degli esperti ci sono anche le chat e i software di instant messaging. In merito, nell’ordinanza di ammissione dell’incidente probatorio, il gip scrive che “dagli atti e’ emerso che le conversazioni mediante tali canali hanno avuto una parte significativa nei rapporti tra gli indagati proprio per la definizione degli accordi”. Ci si riferisce ai rapporti di Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese, con Corvia e Quadrini, oppure le chat “di cui ha riferito Gervasoni”. Compito dei tecnici, che saranno affiancati dai consulenti di parte, cercare nominativi di indagati, società di calcio di Serie A, Serie B, Lega Pro prima e seconda divisione; nominativi di dirigenti di società, siti nazionali ed esteri aventi per oggetto il gioco on-line e le scommesse sportive, soprattutto quelle riferite al calcio, file contenenti rubriche telefoniche o che facciano riferimento a movimentazioni di denaro o bancarie, a rapporti di credito e di debito, file che facciano riferimento a spostamenti in Italia o all’estero, che documentino viaggi e pernottamenti presso alberghi. A disposizione dei periti ci sono 19 parole chiave per la ricerca. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva. Tra essi figurano i nomi di Antonio Conte, Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, Stefano Mauri, capitano della Lazio, Christian Vieri, Beppe Signori e Stefano Bettarini.

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