Imu prima casa aumentata, sperando che lo Stato mantenga le promesse
Discussione in consiglio comunale per la votazione sull’aumento dell’aliquota Imu prima casa che passa per il 2013 dallo 0,5 allo 0,6%. Una manovra, ha spiegato il vicesindaco Nolli, che consentirà al Comune di introitare come trasferimento dallo Stato 1,3 milioni di entrata aggiuntiva, cifra che potrà essere utile per restare nel Patto di Stabilità visto che il Piano delle Alienazioni non sta dando gli introiti previsti. Nolli ha spiegato che la cifra potrà essere utilizzata per “il pagamento di eventuali fatture aggiuntive”, oppure costituirà un avanzo di amministrazione. Si tratta di un escamotage utilizzato da molti comuni italiani per incassare di più dallo Stato, ma con la pesante incognita – hanno obiettato i consiglieri Pd Daniele Burgazzi, Maura Ruggeri e Roberto Poli – che se poi il Governo Letta non trovasse la copertura finanziaria per la soppressione della seconda rata, il rincaro si riverserà sulle spalle dei cittadini. Lo stesso Nolli ha parlato di una particolare procedura adottata dal Governo nel dare la facoltà ai Comuni di apportare cambiamenti all’aliquota Imu fino al 30 novembre. Si tratta dell'”accertamento convenzionale”, un meccanismo per cui lo Stato si riserva di valutare il prossimo anno se vi saranno o meno i fondi per pagare ai comuni gli adeguamenti Imu. Una minor spesa per i cittadini, ma una maggiore per lo stato centrale, che mai come in questi mesi sta spiazzando gli enti locali con continui ripensamenti sui tributi. Una delle incognite sulla copertura di questi maggiori esborsi statali riguarda la famosa questione dell’Imu sui terreni agricoli. “Siete sicuri che il Governo veramente abolirà l’Imu sulla prima casa?” ha detto ad esempio Burgazzi. Ruggeri ha invece evidenziato che, nonostante il Governo abbia dato la possibilità ai comuni di esentare dall’Imu le case date in comodato gratuito ai famigliari, trattandole come abitazioni principali, il Comune abbia semplicemente ignorato questa possibilità.
Tanto per cominciare, comunque, lo Stato girerà nel 2013 1 milione di euro in meno (lo ha comunicato lo scorso 30 ottobre) al Comune di Cremona, come trasferimenti pregressi dovuti per l’Imu. In tutto dal 2009 Cremona ha ricevuto 16 milioni in meno di trasferimenti, una cifra più volte rimarcata in questi giorni da Nolli. Quasi nessuna discussione, sempre nella seduta consigliare di lunedì pomeriggio, sull’aumento di tutte le altre aliquote Imu per gli immobili non prima casa (in questo caso l’imposta è confermata anche per il 2014), nonostante le perplessità di Roberto Poli (Pd).
Battibecco anche tra le fila della maggioranza, con il consigliere del gruppo Misto Roberto Gandolfi che ha espresso contrarietà all’aumento dell’Imu dallo 0,5 allo 0,6. “Sarebbe stato meglio che di queste cose se ne fosse parlato prima, visto che anche noi siamo in maggioranza. Ma purtroppo alla base di tutto c’è carenza di democrazia e questo lo dico al capogruppo Grignani”. Il riferimento è a una riunione di maggioranza di tre settimane fa nella quale, ha riferito Gandolfi, Grignani lo ha definito “nientologo”, ragion per cui Gandolfi aveva lasciato la seduta.
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